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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Vergato

Vergato, pendolari incivili al parcheggio della stazione: "Ho raccolto 1.320 mozziconi di sigarette"

Si chiama Riccardo, ha 24 anni e ha appena concluso un'esperienza da volontario per il WWF. Rientrato, ha trascorso la sua domenica raccogliendo i rifiuti lasciati dai viaggiatori: "Il filtro di una sigaretta impiega decine di anni a decomporsi in natura"

Riccardo Albertazzi ha 24 anni, è di Vergato ed è reduce da un'esperienza di volontariato per il WWF: ha infatti trascorso l'estate nell’oasi di Torre Guaceto a Brindisi per il centro di recupero tartarughe marine e dando una mano anche nella pulizia delle spiagge.

Rientrato dalla Puglia gli è capitato di lasciare l'auto nel nuovo parcheggio della stazione dei treni di Vergato: «Quello dalla parte del fiume per intenderci. Non so se sia responsabilità del Comune o delle Ferrovie dello Stato e non è questo il punto, fatto sta che sono rimasto abbastanza sconvolto dalla quantità di sporcizia presente e quindi di inciviltà da parte delle persone che lo frequentano». 

«Ho deciso di dedicare due ore della mia domenica all’ambiente e a pulirlo. Oltre a pezzi di carta, pezzi di vetro e lattine, il rifiuto che predomina è la sigaretta. Provate per qualche secondo a indovinare quante sigarette si possano raccogliere in due ore in un parcheggio di una stazione dell’Appennino di Bologna, poi continuate la lettura».

«1320. *Mille e trecentoventi*, non ho sbagliato. Il numero di sigarette aumenta con evidenza più ci si avvicina all’uscita del sottopassaggio, dove i pendolari (quelli incivili) di ritorno da Bologna, dopo essersi accesi una sigaretta appena scesi dal treno, decidono prima di salire in macchina di buttarla per terra, perchè sicuramente nella propria auto sporca, ma nella natura no. Per chi non lo sapesse, il filtro di una sigaretta impiega decine di anni a decomporsi in natura; vuol dire, per fare un esempio molto sciocco, che i figli dei figli dei figli dei vostri figli potranno osservare quello stesso stesso filtro continuare ad inquinare quella stessa natura (se ancora ci sarà)».

«Se vedete qualcuno che butta sigarette o altri rifiuti per terra, diteglielo e spiegategli (con la ragione e con la calma, che funzionano sempre meglio della rabbia e del sarcasmo) perchè è sbagliato. Fategli capire che se tutti dicono “per una volta che la butto per terra” alla fine riempiamo un parcheggio che praticamente fino all’altro giorno non esisteva. Nonostante non dovrebbe essere la soluzione (bisognerebbe non sporcare fin dal principio secondo la mia opinione), dedicate anche poco del vostro tempo a raccogliere rifiuti, nei parchi, nelle spiagge, dove volete. Vi assicuro che è una bella attività e che starete meglio con voi stessi per avere fatto una buona azione (mia mamma, dopo aver sentito che questa mattina sarei andato da solo a raccogliere dei rifiuti in stazione, pensava che avessi dei problemi o che fossi depresso e mi esortava in tutti i modi a non andarci. Perchè? Perchè “non è normale”; ma io ero felice di sentirmelo dire, lei meno). Quando andate in spiaggia, non portate a casa una conchiglia o un corallo (vi assicuro che stanno meglio lì), ma una bottiglia di plastica o una cannuccia. Il pianeta vi ringrazierà».

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