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Cronaca

Vertenza Nexive-Poste: picchetto davanti al Cmp di Bologna

Il sindacato di base contesta duramente la prechiusura del magazzino di Calderara e chiede che la nuova proprietà assuma le maestranze

"Chiediamo l'assunzione di tutti i lavoratori a Poste Italiane". Presidio notturno con picchetto del sindacato di base Si Cobas, in protesta per il caso della Nexive di Calderara. Una manciata di aderenti al sindacato ha picchettato questa notte la sede del centro meccanizzato di via Zanardi.

"Siamo davanti al CMP (Centro meccanizzazione postale) di via Zanardi, con i lavoratori Nexive -comunica Si Cobas- "Poste italiane acquisisce le lavorazioni di Nexive ma non si preoccupa dei lavoratori" è il reclamo. Nexive è una ditta di spedizioni assorbita nel dicembre del 2020 da Poste Italiane. Già erano noti dei rischi sul sito, e Poste era stata nei giorni scorsi destinataria di una lettera da parte della Cgil in cui si chiedeva di assorbire nel proprio network i lavoratori in appalto presso il vecchio committente.

Il caso era emerso nei giorni scorsi, quando agli annunci di chiusura del sito di Calderara era seguito uno svuotamento dei magazzini nottetempo, atto che aveva fatto alzare più di un sopracciglio anche da parte della Cgil, secondo cui  Nexive "ha, di fatto, decretato la chiusura immediata del magazzino, venendo meno anche alla sua stessa comunicazione che prevedeva la chiusura a far data dal 30 settembre".

La Città metropolitana è corsa ai ripari, chiamando tutti a un tavolo di salvaguardia per il prossimo lunedì 27 settembre "con l’obiettivo di creare, nel più breve tempo possibile, le basi per salvaguardare il sito e i posti di lavoro".

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