Turni lavoro cambiati all'Interporto: giudice dà ragione a madri ricorrenti

Il Tribunale del lavoro di Bologna dà ragione alle lavoratrici con figli minori di Lis Group, azienda che lavora in appalto per Yoox all'Interporto di Bologna.

Il 31 dicembre, fa infatti sapere il sindacato di base Si Cobas, "la giudice Chiara Zompì ha decretato 'la discriminatorietà della condotta di Lis Group, consistente nell'imposizione anche ai lavoratori, e in specie alle lavoratrici con figli minori in tenera età, del nuovo orario di lavoro su due turni', e ha ordinato 'la cessazione del comportamento pregiudizievole e la rimozione degli effetti delle discriminazioni accertate'".

In particolare, riporta il sindacato, nel provvedimento si legge che "ai fini della definizione ed attuazione del piano, che dovrà effettuarsi entro tre mesi dalla comunicazione del presente decreto, la società dovrà attenersi ai seguenti criteri: assegnazione delle lavoratrici madri con i figli in tenera età (fino ai 12 anni) ad un turno centrale o altro orario concordato".

La pronuncia del Tribunale del lavoro, ricordano dal Si Cobas, "risponde al ricorso portato in giudizio il 28 aprile scorso, diretto ad accertare proprio la natura discriminatoria dell'orario su turni adottato recentemente da Lis Group verso le lavoratrici madri con figli minori".

L'ultima udienza "era stata tenuta il 25 novembre, ad un anno dal primo sciopero che le operaie avevano praticato alla Yoox nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne", e ora il Tribunale ha messo nero su bianco che "la nuova organizzazione dell'orario di lavoro adottata dalla Lis determina, nel suo complesso, una discriminazione indiretta in danno dei genitori lavoratori e in particolare delle lavoratrici madri (soggetti che cumulano il fattore di rischio costituito dal sesso femminile con il fattore di rischio costituito dalla maternità)". (Dire)