rotate-mobile
Cronaca Zona Universitaria / Via Giuseppe Petroni

Via Petroni: esposto in procura contro chi non rispetta i nuovi orari

Nuova ordinanza, orari di chiusura imposti, ma i nodi non si sciolgono ancora e via Petroni torna a far parlare. La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti

L'ordinanza con i nuovi orari imposti dal sindaco Virginio Merola sarebbe scattata il 1° ottobre e il comitato dei residenti di via Petroni fa sapere oggi di aver presentato un esposto in procura contro i commercianti che non rispettano le nuove regole: chiusura per pub all'una di notte, laboratori artigianali alimentari (kebab e pizzerie da asporto) alle 23, negozi di alimentari alle 22.  "Quasi nessuno sta rispettando gli orari - dicono i residenti - fatta eccezione forse per gli alimentari. Sono comparsi cartelli e biglietti fuori dai locali con toni piuttosto minacciosi. La tensione è cresciuta ancora". Ma non solo: il gesto più grave è stato quello di imbrattare colonne e muri con la scritta "Sisti merda": rivolto a Giuseppe Sisti, il presidente dell'associazione via Petroni e dintorni già minacciato in passato.

La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti e saranno fatti accertamenti. Come annunciato, i residenti chiedono all'autorità giudiziaria di individuare chi non rispetta il divieto, che accusano di inosservanza dei provvedimenti dell'autorità, e di disturbo del riposo delle persone. Inoltre il comitato chiede di mettere sotto sequestro i locali che non rispettano il divieto.

Nel frattempo è arrivata una nota stampa dai consiglieri del Pdl del quartiere San Vitale Loris Folegatti e Alessandro Sangiorgi: "Tutte le parti in causa sono esasperate, dai residenti che si vedono privati della loro libertà personale e che vedono minata la loro salute ai commercianti che si proclamano sull’orlo del fallimento, dalle Forze dell’Ordine (tutte) che manifestano la loro insofferenza ad un Assessore che sfoga la propria rabbia offendendo chi non la pensa come Lui, da una Amministrazione che continua a barcamenarsi tra promesse e ordinanze fino ad un diluvio di ricorsi al TAR, denunce, querele, diffide e non ultimo minacce autolesionistiche da parte di un commerciante. L’esasperazione è una cattiva consigliera che potrebbe portare a gesti gravi ed  inconsulti da parte delle frange più scalmanate e avere conseguenze ben più gravi delle schermaglie dialettiche e giudiziarie ora in corso, facendo piangere lacrime di coccodrillo a chi avrebbe avuto il dovere di intervenire per redimere le varie controversie, ma se ne è ben guardato probabilmente per convenienze legate a lobby politiche od economiche.

"I sottoscritti consiglieri del Popolo della Libertà San Vitale hanno cercato di dare il loro contributo sia per affrontare in maniera pragmatica l’argomento predisponendo un piano a breve/lunga scadenza che coinvolga non solo Via Petroni e Piazza Verdi ma l’intera  zona universitaria e anche larghi spicchi della città che soffrono le stesse problematiche, sia per non creare discriminazioni o sleale concorrenza tra i commercianti, piano che è stato presentato alla stampa e alla Presidente del Consiglio di Quartiere nel mese di Maggio 2012, ma mai debitamente preso in considerazione nonostante gli spunti offerti e le nostre continue richieste di intervento".

"Non abbiamo la pretesa di avere la verità in tasca né riteniamo che le nostre proposte siano quanto di meglio si possa mettere in campo ma pensiamo che possano comunque essere per l’Amministrazione Comunale una base per predisporre finalmente un piano organico che nel breve possa alleggerire la pressione sulla zona, e a medio/lungo termine possa riportare la zona universitaria al rango che le compete.
Siamo seduti su una pentola a pressione e facciamo finta di non accorgercene, quando salterà il coperchio sarà troppo tardi".

                          
       
       

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Via Petroni: esposto in procura contro chi non rispetta i nuovi orari

BolognaToday è in caricamento