Via Petroni: minaccia di darsi fuoco per protestare contro il "coprifuoco"
Il gestore di un locale di Via Petroni ieri sera si è cosparso di benzina minacciando di compiere un gesto estremo. Il giovane vede compromessi gli affari dopo l'ordinanza del sindaco
La nuova ordinanza del Comune per via Petroni è scattata lo scorso lunedì e la rivolta dei gestori obbligati a orari notturni ridotti si è scatenata, come prevedibile, nella prima serata prefestiva, quella di ieri, essendo oggi San Petronio. E nel peggiore dei modi. Il gestore di uno dei locali infatti si è cosparso di benzina minacciando di darsi fuoco per protesta: "Così non riesco a pagare il mutuo".
Milena Naldi, presidente del quartiere San Vitale, si è espressa chiaramente sulla questione: “Non condivido il gesto, ma avevo sollecitato anche io l’amministrazione affinchè i laboratori artigianali (pizzerie, ma anche gelaterie...) potessero restare aperti fino alla una e non solo fino alle 23. Visto che l’ordinanza si basa sui rumori mi sembra più giusto così, ma poi è stato il sindaco a decidere. Spero possa esserci un adeguamento”. La Naldi ha poi sottolineato quanto invece sia stato opportuno fissare alle 22 la chiusura di negozietti frutta e verdura che vendevano alcolici da asporto.
Ora, Luigi S., tarantino di 39 anni, rischia una denuncia per procurato allarme. L'uomo da 6 mesi ha la gestione di una pizzeria d'asporto proprio in via Petroni e nelle scorse ore aveva annunciato un gesto di protesta, rilasciando anche alcune dichiarazioni al Corriere di Bologna, al quale ha detto di temere di non riuscire a pagare il mutuo con i guadagni ridotti a causa dei nuovi orari.