Via Sabbiuno, chiusa dopo la frana: '700 mila euro per rimetterla in sesto'
Data la complessità dell'operazione per la messa in sicurezza, la via non sarà riaperta presto. Ma il Comune rassicura: 'Faremo di tutto per accelerare i tempi'. In vista un accordo su un percorso alternativo, provvisorio, su strada privata'
700 mila euro per ripristinare la viabilità su via Sabbiuno, chiusa dopo una frana, che ha tagliato a metà la carreggiata, tra le polemiche e i disagi per i residenti della zona collinare. A tanto ammonta la cifra del danno, stando a quanto oggi ha detto l'assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Malagoli in sede di Question Time, rispondendo a interrogazioni sul tema rivolte dalla consigliera Paola Francesca Scarano.
Lo scorso 12 febbraio sono state eseguite le prime indagini necessarie alla caratterizzazione sismica dei suoli e della stabilità della frana; entro oggi si avranno i risultati. "Il movimento franoso - avvertono dal Comune - è ancora attivo e, giornalmente, la situazione viene monitorata e documentata. Sono già state programmate tre prove penetrometriche statiche, una prospezione geofisica e due prove tomografiche al fine di individuare la soluzione progettuale più idonea. Le risultanze di queste ulteriori indagini, per la loro complessità, sono attese entro la metà del mese di marzo".
L'area - specifica l'assessore Malagoli - è stata oggetto del movimento franoso è ricompresa in un sistema calanchivo complesso (calanchi di Sabbiuno) caratterizzato da una notevole acclività e dalle presenza di creste e vallecole strette e profonde. Si tratta di una forma attiva di dissesto nel territorio, in cui sono frequenti e naturali movimenti gravitativi tipo colata di fango. I fenomeni erosivi che caratterizzano queste strutture morfologiche attive hanno subìto una evidente accelerazione a seguito delle piogge intense e prolungate degli ultimi anni. In questo contesto geologico e morfologico interventi di colonizzazione vegetale del pendio oggetto dell'ultimo dissesto, già tentati in passato in aree analoghe, appaiono poco efficaci".
In riferimento alla viabilità comunale, sarà necessario progettare interventi di consolidamento e una gestione della acque che limiti, per quanto possibile, i fenomeni erosivi in atto.
Chiusa via Sabbiuno: una frana ha tagliato la strada a metà
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Dunque i lavori, per la complessità della situazione, non saranno brevi, nonostante dal comune si garantisca la volontà di fare il possibile per accelerare la cosa. Tuttavia, la riapertura della via - nevralgica per chi si muove da e per la zona collinare - è ancora lontana.
Ma "è in fase di definizione, dopo che ci siamo incontrati con gli abitanti della zona due settimana fa, un "accordo bonario" con la proprietà confinante a monte della via al fine di realizzare un percorso pedonale alternativo e provvisorio che consenta il passaggio dei pedoni così da poter raggiungere l'autobus che si attesta a valle presso il ristorante La Lumiera", spiega ancora Malagoli.
La realizzazione del percorso comporta il completamento dei rilievi topografici entro il mese, quindi 10 giorni lavorativi dalla sottoscrizione dell'accordo con la proprietà e il passaggio dovrebbe essere realizzato. "Si può ipotizzare - dice l'assessore- di poter individuare la soluzione progettuale entro la fine di marzo; il progetto preliminare condiviso può essere affidato con procedura di 'estrema urgenza' al fine di riaprire il nuovo tracciato".
Ora l'Amministrazione è al lavoro per trovare le risorse economiche necessarie, "circa 700.000 euro", per i lavori di consolidamento e "rimettere via di Sabbiuno in sesto nel più breve tempo possibile".