Morte del 46enne senzatetto in via Barozzi, Frascaroli: 'Ha rifiutato il posto letto'
Era conosciuto da molto tempo: "La sera prima del decesso era passata l'unità mobile di Piazza Grande e gli aveva fatto la proposta che lui ha rifiutato"
"Non si possono obbligare le persone ad entrare in un dormitorio", così ieri al question time l'assessore al Welfare Amelia Frascaroli sulla morte del 46enne ucraino, trovato da un passante in via Barozzi, nei pressi dell'ingresso est della Stazione "Viene data loro assistenza temporanea fornendogli alcuni generi di necessità".
Frascaroli conferma che era conosciuto da molto tempo da chi svolge quotidianamente il servizio presso il Binario Est della Stazione Centrale e in strada: "Il signore ha una lunga storia a Bologna, era stato segnalato nella notte del 14 dicembre dall'associazione Papa Giovanni XXIII che l'ha incontrato appunto in via Barozzi e in quell'occasione, dietro richiesta dello stesso, gli ha fornito coperte per meglio ripararsi; tuttavia non si è mai presentato ai servizi per il Piano Freddo e anche la sera prima del decesso era passata l'unità mobile di Piazza Grande e gli aveva fatto la proposta che lui ha rifiutato. Dall'archivio dei contatti di Piazza Grande, che gestisce con il Comune di Bologna il Servizio Mobile di Sostegno, risulta che aveva accettato soltanto l'inserimento in dormitorio nel 2012... Infine era risaputa e segnalata una forte problematica connessa all'alcolismo".
Era seguito dal Servizio Sociale di Calderara di Reno, dove è residente, dal gennaio 2013 in seguito ad una dimissione dalla Casa di Cura "Villa Erbosa" e l'assistente sociale aveva tentato una collocazione presso una famiglia del territorio e nella primavera scorsa (aprile 2013) un inserimento presso la Parrocchia di Lippo di Calderara, data la disponibilità del Parroco (Don Francesco Ondedei) all'accoglienza, che purtroppo è durata poche settimane e si è conclusa con l'allontanamento volontario a causa della difficoltà a gestire il suo consumo di alcool all'interno di un contesto più protetto e familiare.
POSTI LETTO. "Le strutture comunali dedicate al "Piano Freddo" hanno ancora posti-letto - ha confermato l'assessore-disposizione e inoltre vi è sempre una quota di turnover, in quanto non appena una persona lascia il posto letto questo viene subito riassegnato.