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Cronaca San Donato / Via Filippo Beroaldo

Vandali alla lapide dei martiri delle Foibe, Mezzetti: 'Stupidi, ignoranti e violenti'

Condanna unanime delle istituzioni e della politica per l'azione di ieri notte in via Beroaldo. Poche ore dopo il blitz è arrivata la rivendicazione attraverso una nota e un video

L'assessore regionale alla Legalità condanna l'atto vandalico contro la lapide e le corone dedicate ai martiri delle foibe, in via Beroaldo, rivendiacata da "Antifa" Bologna con una nota e con un video. 

"Un pericoloso mix di stupidità, ignoranza e culto della violenza”. Così Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Legalità "qualunque motivazione è senza senso di fronte a un atto offensivo per tutta la nostra comunità: spero che i responsabili siano presto individuati”. Sulla stessa linea la presidente dell'Assemblea legislativa Simonetta Saliera: "Si tratta di gesti vili, che non appartengono alla nostra cultura democratica. Atto grave, da condannare con durezza e senza appello”. 

Poche ore dopo il blitz è arrivata la rivendicazione attraverso un comunicato e un video, resi noti anche dal collettivo Hobo: "Dopo circa una settimana dall'anniversario delle Foibe, ieri sera, ancora una volta, abbiamo affermato che i fascisti non hanno alcuno spazio di legittimità a Bologna - hanno scritto in una nota - ci siamo sentiti in dovere di disinfettare la città dai germi portati da quei quattro squallidi revisionisti che ancora oggi difendono una memoria falsa e becera, che giornalmente si nascondono come topi, sbucando alla luce del sole solo in branco e scortati. La storia insegna: vi ricacceremo nelle fogne da cui venite! Noi diciamo NO ai vostri lavaggi del cervello, Bologna vi ripudia!"

"Ignobile e vergognoso - afferma CasaPound in una nota - a una settimana dalla nostra commemorazione, svoltasi proprio in via Beroaldo, gli antifascisti bolognesi hanno avuto il bisogno di ricordare a tutti la viltà che li contraddistingue nel prendersela con i morti, con migliaia di italiani che son stati uccisi perché volevano rimanere tali, e la loro già nota attitudine al vandalismo. Come se non bastasse - continua la nota - gli stessi 'eroi' hanno scritto sul muro dell'ex villaggio giuliano una frase irripetibile, se si considera il contesto, offendendo non solo la memoria dei Martiri delle Foibe ma anche quella di tutti gli esuli che persero i loro familiari a causa di una vera e propria pulizia etnica e che, specialmente a Bologna, si scontrarono con l'anti-italianità della sinistra della quale, evidentemente, seguono ancora l'esempio". Per CasaPOund il "vile tentativo di nascondere ancora oggi questa tragedia è surreale se si tiene conto della legge del 2004 che ufficializza il 10 febbraio come Giorno del Ricordo - conclude la nota - ma da chi rivendica le Foibe come una giusta vendetta per i fascisti, dimenticandosi che in quelle terre furono uccisi italiani di ogni genere e fede politica, non ci si può aspettare altro se non atti di questa codardia ed infamità".

Per la candidata sindaco, la leghista Lucia Borgonzoni: "Questo è solo l'ennesimo e deprecabile atto che umilia la nostra città e che ci fa capire il clima di odio fomentato da vari gruppuscoli sul territorio che vorrebbero mettere in silenzio chiunque non dice e non abbraccia il loro pensiero fondato su deliri storici e violenza  antidemocratica". 

"Dopo l'aggressione al Prof. Panebianco, ormai a Bologna qualcuno crede che tutto sia lecito e possibile. Per colpa di alcuni la città si macchia nuovamente di un vile attacco alla comunità istriana, giuliana e dalmata con l'ennesimo gesto inqualificabile compiuto da soggetti squallidi e pavidi che agiscono nell'ombra, prendendosela  con i morti, non avendo il coraggio di controbattere ai vivi. Piena solidarietà ai familiari delle vittime degli esuli Istriani Giuliani e Dalmati" aggiunge la vicepresidente del consiglio comunale Mirka Cocconcelli. 

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