rotate-mobile
Cronaca Navile / Via Donato Creti

Via Creti: una tonnellata di rifiuti tossici nell’ex fabbrica di Pazzaglia

Nella fabbrica del proprietario della Capannina montagne di eternit e sostanze tossiche. Sequestro e indagini aperte, Pazzaglia dovrà spiegare da quanto tempo e perché esiste una discarica pericolosa nella sua proprietà

La Polizia Municipale era lì, in via Donato Creti, per sgomberare l’area occupata dai senzatetto e si è trovata davanti uno spettacolo agghiacciante: amianto, eternit e asbesto ammucchiati probabilmente da mesi all’interno dell'ex area Patini, di proprietà dell'imprenditore Paolo Pazzaglia, patron della Capannina e noto frequentatore della movida bolognese, che rischia ora di essere indagato. Poco dopo la desolante scoperta sul luogo anche la Polizia provinciale, l’Ausl e il pm Gabriella Tavano, che ha eseguito il sequestro del materiale tossico e aperto un fascicolo.

Alcuni cartelli avvertivano “Attenzione, pericolo amianto", ma quella tonnellata di rifiuti tossici non poteva stare lì. A stupire gli agenti soprattutto lo stato di pessima conservazione delle lastre, racchiuse solo parzialmente e male da teli di plastica. Qualche anno fa il Comune ordinò all’imprenditore di bonificare le sue proprietà da sostanze tossiche e dai topi e nel febbraio 2010 viene avvertito: se non lo farà verrà denunciato.
Non ho nulla da nascondere – ha dichiarato Pazzaglia a La Repubblica – avevo perfino messo il cartello” Ma questo non basta: secondo la legge un deposito temporaneo di materiali pericolosi deve essere sgomberato immediatamente nel caso superi il volume di 10 metri cubi, e al massimo entro tre mesi se l'accumulo è inferiore e nel frattempo la conservazione deve essere impeccabile. "Io sono tranquillo - continua - ma se ho sbagliato pagherò".





 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Via Creti: una tonnellata di rifiuti tossici nell’ex fabbrica di Pazzaglia

BolognaToday è in caricamento