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Cronaca Reno / Via Decumana

Alberi abbattuti in via Decumana: "Disastro ambientale per costruire l'ennesimo supermercato" | FOTO

Comitati e residenti arrabbiati. Era stata presentata anche la raccolta firme e un progetto alternativo, ma "Aldi ha tirato diritto". E non assolvono il Comune

"Sotto l'incessante attività di 'novelli soldati' armati di motoseghe, all’ordine di Aldi Immobiliare, sotto gli occhi attenti di un servizio d'ordine appositamente predisposto, la mattina di lunedì 28 novembre l'ara verde di via Decumana, n. 45, è stata cancellata". A scriverlo in una nota, corredata da immagini, è la presidente del Comitato per la Tutela degli Alberi di Bologna e provincia – CTA, Anna Zauli Petrucci, e condiviso da diversi comitati e associazioni (Fondazione per la Salutogenesi Onlus, WWF sezione di Bologna Metropolitana, Associazione Santa Bellezza, Comitato Fermiamo i mostri urbani, LIPU sezione di Bologna, Associazione ECO, STAI – Stop Taglio Alberi Italia e ISDE Italia– Associazione Medici per l'Ambiente). 

I cittadini residenti del Quartiere Reno, il Comitato Tutela Alberi di Bologna, di concerto con Europa Verde – Verdi Bologna da luglio scorso si sono impegnati per evitare che la "riqualificazione dell'area, a scopi prettamente commerciali" comportasse l'abbattimento di tutti gli  alberi sani e rigogliosi, nonché l'attuazione del progetto approvato dall’Amministrazione comunale per l’area in oggetto che prevedeva uno stradello trasversale all'area contornato da 6 piccoli alberelli di nuova piantumazione. Il timore era che si verificasse ciò che sta accadendo in luoghi analoghi: la desolazione arborea rappresentata da striminziti e rinsecchiti alberelli" spiegano. 

Raccolta firme

E' stata promossa anche una petizione, raccogliendo in poco meno di una settimana e " dopo aver ottenuto aperture dai rappresentanti di Aldi Immobiliare hanno presentato un elaborato progettuale alternativo a quello esistente che ha ricevuto un apprezzamento generale da parte di Assessorato all'Urbanistica e dei Dirigenti comunali. Tuttavia, nel terreno è stata riscontrata una lieve presenza di contaminanti (non ritenuta
preoccupante da ARPAE 2 e superabile secondo i più aggiornati sistema di bonifica, come i
fitorimedi). Ciò nonostante ha indotto irremovibilmente l'Amministrazione comunale a ritenere come unica soluzione possibile quella di rimuovere tutta la terra e con essa gli Alberi sani, vegeti".

"Nella stessa relazione tecnica commissionata da Aldi si specifica a pag. 49 - osservano i comitati - considerata l'entità lieve dei superamenti, presumibile che suddette terre possano essere smaltite come rifiuto inerte e/o avviate a recupero - ma - a quanto pare, nemmeno gli operai di Aldi Immobiliare, se è vero che hanno preso terra (inquinata) dall'area e sono andati a buttarla in alcune aiuole che stanno realizzando davanti al supermercato".

"Aldi Immobiliare ha tirato dritto"

I comitati riferiscono che l'Amministrazione si era impegnata a fare ogni sforzo per salvare almeno qualche Albero e quindi lunedì 28 novembre erano da abbattere "solo quegli alberi non previsti nel progetto della
cittadinanza.Contrariamente agli accordi tra Amministrazione e cittadini e al buon senso, Aldi Immobiliare
ha tirato dritto e ha proceduto. L'ultimo appello lanciato all’Assessore all'Urbanistica Raffaele Laudani
e al Dirigente dell'Ufficio Verde Claudio Savoia da parte dei cittadini presenti è caduto nel vuoto. La condanna a morte degli alberi non ha visto né revoche né sospensioni". 

Per i residenti e le associazioni "il nuovo (catastrofico) stato di fatto non solo crea un vuoto, mai più colmabile in termini di mitigazione del clima, contrasto all’assorbimento degli inquinanti atmosferici e isole di calore, ma
impedisce di realizzare il progetto alternativo presentato dai cittadini (modellato sulla precedente situazione), mandando così in fumo il lavoro progettuale e i mesi di lavoro tra cittadini e Amministrazione. I tanto decantati principi sulla cittadinanza attiva, amministrazione condivisa, nuova alleanza, co-programmazione, co-progettazione, pubblicità, trasparenza, fiducia reciproca, eccetera e eccetera (cfr. “Nuovo patto per l'amministrazione condivisa” dell’Amministrazione del Comune di Bologna), vengono distrutti, depauperati, avviliti quando, guarda caso, le richieste dei cittadini non collimano con i piani della stessa Amministrazione Comunale di Bologna. In altri termini, sembra si possa co-progettare solo quando i cittadini si mostrano accondiscendenti alle linee preventivamente tracciate dall'Amministrazione" osservano nella nota e ne hanno anche per il Comune "che, per un qualsiasi scostamento di valori di contaminazione, sacrifichi Alberi e terreno, non tenendo così conto delle
istanze sociali, di beni superiori (Alberi), della imperversante crisi climatica, comportante estati torride, e delle stesse linee guida di ARPAE". 

Borgo Panigale: alberi tagliati in via Decumani

"L'Amministrazione si è basata fideisticamente su un parere di un agronomo incaricato da Aldi Immobiliare, parere scarsamente argomentato e di dubbia fondatezza di appena due pagine, e su cui peraltro non è stato permesso di fatto alla cittadinanza attiva nessun contraddittorio (è stato fornito pochi giorni prima dell'abbattimento)! Sono quindi state abbattute preventivamente piante mature sanissime, in cui risultano i tronchi perfettamente compatti e privi della benché minima cavitazione, e la stessa perizia di Aldi Immobiliare, ove si afferma che le piante versano in stato vegetativo accettabile) per evitare che potessero le loro radici venire danneggiate dalle operazioni di bonifica del terreno, in accordo ad una logica davvero perversa. Peraltro, avallando abbattimenti e rimozione del terreno, è evidente che si produce ulteriore inquinamento (cfr. linee guida ARPAE del 19.2.2020)". 

"Politica ambientalista dell’Amministrazione, abbattimenti di alberi e supermercati"

Gli alberi abbattuti verranno sostituiti quindi da "miseri alberelli, impossibilitati a crescere in quanto spesso circondati da asfalto. Al proposito basta osservare come Aldi interpreti il verde di arredo nei parcheggi dei suoi supermercati per capire quale potrà essere il destino del ripristino in Via Decumana - tuonano - Se proprio l’Amministrazione comunale di Bologna tiene alla salute dei cittadini e alla qualità dei terreni è invitata a verificare urgentemente il livello di inquinamento di tutte le aree pubbliche e a mettere a disposizione della collettività i relativi dati.
La politica ambientalista dell’Amministrazione comunale di Bologna, al di là delle belle parole, si sta riducendo sostanzialmente a questo: abbattimenti di alberi e costruzioni di supermercati, con connessa monetizzazione pubblica delle autorizzazioni rilasciate". 

"Organismi che dovrebbero supportare l'Amministrazione comunale sul tema del verde, arrancano (Consulta del Verde) oppure sono di là da venire (Garante del verde) - secondo gli impegni elettorali, entro fine mandato! -. Anche Aldi Immobiliare si è accodata. Non si è fatta remore a radere al suolo un polmone verde e tutti gli Alberi mostrando così appiattimento a mere logiche d’impresa e noncuranza del dettato di cui all'art. 41 Cost. secondo cui “L'iniziativa economica privata...non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. L'ambiente (art. 9, co. 3, Cost.), la salute dei cittadini (art. 32 Cost.), la bellezza e l’armonia dei luoghi (art. 9, co. 2, Cost.) possono continuare ad essere procrastinati al solo “dio interesse economico” con il consenso dell’Amministrazione comunale? Mala tempora currunt (per gli Alberi e per la salute e il benessere fisico dei cittadini)", concludono. 

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