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Cronaca Porto / Via del Timavo

Via del Timavo, sindacati preoccupati per destino area Marelli

I timori di uno spostamento dele attività per costruire nell'area economicamente interessante

Un vincolo all'area Weber-Marelli, per non cambiare destinazione d'uso e 'blindare' lo stabilimento così come è. Lo hanno chiesto i sindacati al sindaco Matteo Lepore, che nella sua settimana in quartiere si è recato in visita presso le storiche fabbriche Weber-Marelli.

La preoccupazione nei reparti c'è, poiché negli ultimi anni si è assistito a una vera e propria emorragia di posti dallo stabilimento. Questo, unito alla posizione di sicuro interesse immobiliare dell'area (ormai in pieno tessuto urbano), fa nascere i timori di una operazione che da un lato può essere vista come valorizzazione del patrimonio, dall'altra come pura e semplice speculazione.

300 posti in meno, timori per eventuale trasloco

"Siamo consapevoli che negli ultimi anni lo stabilimento storico di via del Timavo ha perso centinaia di posti di lavoro, circa 300 dal 2019 ad oggi, e abbiamo chiesto all'amministrazione comunale un impegno preciso a non prevedere, qualora fosse richiesto, alcun cambio di destinazione d'uso per le aree oggi della Marelli a Bologna", è la richiesta dei sindacati, Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil.

"A tal proposito abbiamo riscontrato attenzione e impegno da parte del sindaco e dell'assessore Sergio Lo Giudice che si è reso disponibile, in rapporto con l'assessore regionale Vincenzo Colla, a proseguire in sede istituzionale il confronto sulle problematiche riferite a Marelli", riferiscono i sindacati.

L'incontro di Lepore con i lavoratori della Weber rientra nel programma della settimana di permanenza del sindaco nel quartiere Porto-Saragozza. Erano presenti anche i sindacati dei metalmeccanici con Massimo Mazzeo (Fim) Simone Selmi (Fiom) e Paolo Da Lan (Uilm), insieme ai delegati sindacali aziendali.

"Abbiamo illustrato al sindaco i temi critici che stanno impattando in particolar modo nel settore automotive: la transizione della mobilità e della sostenibilità aggravate oggi da quadro di incertezza internazionale. Abbiamo segnalato le nostre preoccupazioni per l'assenza di una strategia di medio-lungo respiro da parte di Marelli", spiegano i sindacati dei metalmeccanici. (Dire)
 

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