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Cronaca Reno / Via Emilia Ponente

Anziana di 96 anni non ci casca: truffatore "gabbato", la scusa del debito non funziona

L'ha avvicinata e le ha passato al telefono un attore che si è finto il figlio per convincerla a pagare un debito inesistente. Arrivata in banca è sorto il dubbio che fosse una truffa

Un copione già letto, ma che continua a mietere vittime fra gli anziani. Il truffatore di turno ha fermato una donna anziana (classe 1918) che stava rincasando in via Emilia Ponente dopo la spesa quotidiana e le ha comunicato che il figlio (specificandone il nome) aveva contratto con lui un debito di 1.000 euro per l'acquisto di un personal computer e che ora andavano restituiti.

LA FINTA TELEFONATA AL FIGLIO. Per convincere l'anziana, il truffatore ha fatto una telefonata e le ha passato il cellulare: dall'altra parte prima una donna e poi una voce maschile che si spacciava per il figlio. A quel punto lei si è convinta e si è offerta di firmare un assegno, non avendo con sè tutti quei contanti. "No, l'assegno meglio di no. L'accompagno in auto fino alla sua banca".

LA CORSA IN BANCA, I PRIMI SOSPETTI. Accompagnata la vittima presso l'istituto di credito, una filiale della Banca di Bologna, l'uomo ha parcheggiato e le ha detto che l'avrebbe aspettata lì: ma lei, una volta dentro, ha richiamato il figlio e ha scoperto che era tutto un inganno. La direttrice della banca è venuta a sapere della cosa e ha avvertito gli agenti. Convinti di trovarlo ancora lì, purtroppo all'arrivo della Polizia il malvivente era già andato via.
 

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