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Cronaca Navile / Via Erbosa

Bollette non pagate al campo di Via Erbosa, il Comune: "Arriveremo in fondo"

Qualche giorno fa l'accusa del leghista Umberto Bosco, che ha contato 480.000 euro di bollette accumulate e non pagate al campo sinti di via Erbosa. L'assessore al welfare: "Avviate da tempo tutte le procedure per la riscossione dei mancati versamenti"

"Non c'è alcuna inazione da parte del Comune rispetto alla morosità pregressa, ma c'è un'azione in campo come sempre avviene quando qualunque cittadino di Bologna è in una situazione di morosità. L'assessore al Welfare del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, replica così alle accuse mosse dalla Lega nord in merito alla situazione del campo sinti di via Erbosa.

Era stato il consigliere comunale Umberto Bosco, nei giorni scorsi, a puntare il dito contro l'amministrazione sottolineando che i sinti di via Erbosa potranno accedere alle nuove micro-aree anche non pagando i 480.000 euro di bollette accumulate in cinque anni. Su questo tema "c'è in atto da parte degli uffici e della tesoreria del Comune un'azione - dichiara oggi Rizzo Nervo, a margine di una conferenza stampa - come sempre succede in qualunque caso di morosità".

L'amministrazione, in altre parole, "ha avviato da tempo tutte le procedure per la riscossione dei mancati versamenti", continua l'assessore: procedure "prima di comunicazione e poi anche coattive per il recupero del denaro che questi soggetti devono dare". Si stanno effettuando, dunque, "tutti i passaggi necessari per arrivare fino in fondo", assicura Rizzo Nervo.

"Purtroppo quando ci sono morosità non sempre i soggetti sono dopo in grado di pagare", aggiunge l'assessore, ma "ci sono molte modalità anche di dilazione e rateizzazione dei debiti, cosa che facciamo per chiunque ed è una cosa che purtroppo succede con una certa frequenza".

In ogni caso, la presenza di morosità pregressa "nella legge regionale non è un elemento ostativo ad un processo un pò più ampio di superamento dei campi sinti e rom", ribadisce Rizzo Nervo: dunque "le morosità non possono essere un elemento che impedisce la scelta di fondo del superamento di un campo nomadi che, per dimensioni, crea proprio questi situazioni di degrado e di non corrispondenza delle utenze".

La progettualità messa in campo dalla Regione e condivisa dal Comune "ha quel fine lì, uscire da una situazione che per dimensione e tipologia - dichiara Rizzo Nervo- è dimostrato che crea degrado e favorisce queste situazioni di non chiarezza e anche, a volte, queste morosità". Ad esempio, il fatto che in certe situazioni "è difficile, se non impossibile, mettere divisionali delle utenze fra i diversi soggetti- spiega Rizzo Nervo- crea confusione all''interno delle comunità".

Proprio per superare queste criticità, dunque, la scelta è stata quella di passare a "situazioni molto più contenute nei numeri - conclude l'assessore- costruite intorno a comunita'' familiari che ci consentano di avere un soggetto chiaro di riferimento, che nasceranno con tutte i contatori e le attrezzature per riuscire ad avere una puntuale evidenza delle utenze". 

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