Via Gandusio, alloggi svuotati degli effetti personali: protestano gli ex-inquilini
Questa mattina le imprese incaricate di liberare gli alloggi hanno portando via il materiale rimasto dopo lo sgombero. Momenti di tensione con un picchetto di attivisti
Un'altra mattinata di frizioni in via Gandusio. Sede lo scorso venerdì 14 luglio di uno sgombero di diverse famiglie, tra occupanti senza titolo e inquilini morosi, stamane il complesso residenziale ha visto la visita di personale mandato da Acer a svuotare degli effetti personali gli appartamenti sgomberati.
"In questo momento violando il sequestro, due ditte di trasloco stanno portando via in due appartamenti le vite di due famiglie, non possiamo permettere questo ennesimo sopruso su Gandusio e sui suoi abitanti e abbiamo ottenuto che almeno l'inquilino presente possa riprendersi le proprie cose", chiosano i militanti dell'associazione sindacale Pugno Chiuso.
Diversa la versione di Acer: "Questa mattina si è verificata in via Gandusio, l’ennesimo picchetto da parte degli ex occupanti, impedendo alle ditte incaricate l’accesso agli immobili per effettuare lo sgombero di quanto rimasto negli alloggi".
Mentre gli ex inquilini-occupanti annunciano altre azioni e il mantenimento di un presidio sul posto, l'Azienda per la casa emiliano romagnola, per mezzo del presidente Alberani fa sapere che "se continuerà questo ostruzionismo da parte di alcuni occupanti, si allungheranno i tempi di ristrutturazione di via Gandusio, con il conseguente posticipo di assegnazioni di alloggi popolari rispetto alla lunga lista d’attesa. Questi atteggiamenti -conclude- di illegalità e boicottaggio non sono più ammessi in quanto impediscono di iniziare i lavori nei tempi programmati e negano la possibilità a tutte quelle persone che hanno il diritto, di avere una casa popolare".
