"Attenzioni sessuali in strada": vittima una turista straniera 22enne
I fatti risalgono a sabato notte. Numerose le chiamate al 113. In manette un giovane
Un ragazzo di origini straniere di 22 anni è stato arrestato dalla polizia con l'accusa di violenza sessuale. L'arresto è riferito ai fatti consumatisi la notte tra venerdì e sabato, in zona universitaria. Vittima della violenza una turista coetanea, cittadina finlandese.
L’intervento dei poliziotti è scaturito da una serie di chiamate al 113. Sono stati alcuni cittadini che, intorno alle 3 di notte, hanno segnalato una ragazza in difficoltà in una traversa di via Indipendenza attorno alla quale era in atto una discussione fra alcuni uomini lì presenti.
Le Volanti giunte sul posto hanno intercettato la donna riversa a terra apparentemente priva di sensi, immediatamente soccorsa e trasportata in ospedale. Secondo quanto riferito dalla Mobile, gli accertamenti esperiti nell’immediato, grazie alle dichiarazioni di alcuni richiedenti e di alcuni testimoni, consentivano di accertare che la donna "era stata fatta oggetto di attenzioni sessuali, mentre era in stato di incoscienza, in Largo Respighi, da parte di un giovane".
Il presunto autore del gesto, cittadino marocchino irregolare, era però nel gruppo di persone che era stato segnalato dai richiedenti intorno alla giovane turista, poi bloccato dalle Volanti intervenute dopo un breve tentativo di fuga. Gli approfondimenti della Mobile, attraverso la visione delle telecamere presenti in centro storico, hanno consentito di raggiungere gravi indizi di reità nei confronti del ragazzo fermato, che è stato così arrestato per il reato di violenza sessuale. Ora il soggetto è in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Si tratta di un giovane "richiedente protezione speciale", rende noto la Questura quindi la valutazione dello status dell'arrestato, è in capo alla Commissione territoriale. In pratica è la Commissione che rilascia il permesso di soggiorno, se non sussistono i presupposti della protezione internazionale, ma se comunque valuta che rientrando nel suo stato di origine, il migrante possa subire persecuzioni o torture.
