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Cronaca

Incidente ciclo-fattorino in via Marconi, l'assessore: 'Devono essere assicurati'

L'assessore al lavoro Lombardo: 'Non si può rischiare la vita durante il lavoro e questo tipo di incidenti vanno qualificati come incidenti sul lavoro e non sinistri stradali'

Ieri sera un incidente ha coinvolto un 'rider', un ciclo-fattorino, che stava consegnando delle pizze all'ora di cena in via Marconi.
"Indipendentemente dalle cause dell’incidente è grave che lui, come molti altri, non abbia un’assicurazione a sua tutela. Non si può rischiare la vita durante il lavoro e questo tipo di incidenti vanno qualificati come incidenti sul lavoro e non sinistri stradali". Lo ha dichiarato l'assessore al lavoro Marco Lombardo che sottolineato come "il Comune di Bologna, primo in Italia, si sta attivando per sollecitare un confronto con le piattaforme digitali del food delivering. Abbiamo lavorato partendo innanzitutto dalle questioni poste dai lavoratori che si sono organizzati e allargando il confronto alle Organizzazioni Sindacali".

"Chi era a pedalare nelle strade del centro di Bologna s'è trovato davanti una scena da brividi: in via Marconi una bici devastata, cartoni di pizza sull'asfalto, il parabrezza di un autobus in frantumi - ha scritto "Riders Union Bologna", gruppo di attivisti sociali del delivery food - non conosciamo la dinamica dell'incidente, ma una cosa dovrebbe essere chiara a tutti: non è più possibile mettere in pericolo la nostra vita per fare delle consegne! Ancora una volta un fattorino costretto a fare un lavoro che non prevede alcuna garanzia sulla sicurezza e la salute né la benché minima copertura assicurativa!". 

Lombardo annuncia la proposta di sottoscrizione di una “Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano, stiamo aspettando da Riders Union Bologna e dai Sindacati le proposte di modifica e integrazioni alla bozza presentata nell’ultima riunione. Tra gli standard minimi di tutela previsti dalla Carta rientra il diritto alla salute e alla sicurezza dei lavoratori e dei collaboratori con l’impegno a sottoscrivere a carico delle piattaforme digitali “un’assicurazione che copra i rischi di infortunio e malattie sul lavoro”. 
Una volta sottoscritta la Carta verranno chiamate al tavolo le piattaforme digitali: "E’ necessario che il lavoro, a maggior ragione in un campo così fluido, abbia dei requisiti di qualità che, sono certo, contribuiranno alla crescita dell’economia collaborativa. E’ un risultato che abbiamo il dovere di raggiungere tutti insieme in tempi rapidi”.

Sul caso è intervenuta anche la Fit-CGIL. L'inicdente "dimostra in maniera drammatica la necessità di garantire la sicurezza di tutti i lavoratori che operano in contesti ad alto rischio, come la strada" con "pieno sostegno e solidarietà all'autista di Tper e ai Riders, che chiedono tutele contrattuali, copertura assicurativa e adeguati dispositivi di sicurezza". Continua Filt: "La difficile convivenza tra autobus e biciclette nelle strade della nostra città è un problema da noi più volte sollevato che reclama risposte urgenti di progettazione della mobilità da parte dell'amministrazione cittadina, nel pieno rispetto dei diritti di tutti i lavoratori coinvolti". 

Il sindaco Merola si era già espresso qualche mese fa: “Impedire lo sfruttamento, il non rispetto dei diritti e condividere il bisogno di regole”.

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