"La Regione ignora l'emergenza climatica": Ponte Matteotti chiuso e occupato 'a tempo', traffico deviato
Attivisti seduti in strada e con le braccia bloccate. La situazione rimarrà così per sei ore, annunciano gli attivisti, poi la pioggia incessante ha la meglio
"Sei ore di occupazione e arte sul ponte della stazione" con gli attivisti seduti e incatenati luno con l'altro per evitare di essere rimossi. Così è iniziata l'azione dimostrativa di Extinction rebellion nel secondo giorno di protesta chiamato contro le politiche della Regione in tema ambientale. Il ponte di via Matteotti è chiuso e il traffico è stato deviato. Sul posto sono presenti alcune pattuglie della polizia, insieme a polizia locale e agenti della Digos.
Già ieri alcune decine di attivisti avevano fatto capolino in regione per una protesta analoga, e domani è previsto anche un funerale simbolico alle politiche ambientali lungo la T. "Questa mattina, diversi gruppi di persone stanno occupando il ponte Matteotti per chiedere giustizia climatica e defibrillare il cuore di una regione che da molto tempo batte fuori ritmo".
Per gli attivisti infatti la regione Emilia Romagna "da una parte si dichiarano obiettivi ambiziosi perseguiti con lentezza sonnecchiante" mentre "dall'altra si rincorrono alla massima velocità le solite politiche: allargamenti autostradali, cementificazione, nuove trivellazioni, fra le varie".
Mobilità pubblica ed elettrica, energia rinnovabile, agricoltura sostenibile e recupero degli ecosistemi "sono alternative possibili e necessarie -replicano i protestanti in una nota- E' perché le soluzioni ci sono che non vogliamo rimanere fermi a guardare". L'azione però è stata disturbata dopo un paio di ore dalla pioggia e dal maltempo, i quali hanno convinto i manifestanti a levare il presidio e spostarsi alla tettoia Nervi. La circolazione nel primo pomeriggio è tornata regolare.