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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Guglielmo Oberdan

Tentata rapina in via Oberdan: estrae la pistola, gioielliere reagisce e lo mette in fuga

Un uomo ha suonato da Tresi Gioielli, ma appena il proprietario ha aperto la porta il malvivente ha estratto una pistola: 'Penso che cambierò mestiere, ho già subito una rapina a novembre, questa volta ho reagito'

E' accaduto in pieno giorno in via Oberdan. Un uomo con un cappotto, guanti e occhiali ha suonato alle 9.45 alla gioielleria Tresi, al civico 10/c, ma appena il proprietario, il 47enne Luca Baroncini, ha aperto la porta, il malvivente ha infilato la mano in tasca e ha estratto la pistola. La reazione del gioielliere è stata immediata: lo ha spintonato, lo ha preso per il collo e gli ha dato un pugno, cercando di avvicinarsi e suonare il pulsante anti-rapina: "Non ci sono riuscito, è passata per caso una pattuglia dei Carabinieri che ha avvertito la Polizia. E' durato in tutto una quindicina di secondi, poi mi ha gridato 'open', per farmi aprire la porta, quindi presumo fosse straniero", ha riferito ai cronisti il gioielliere che lo ha anche descritto come ben vestito e distinto: "Alto circa un metro e 85, cappottino scuro tre quarti e un cappellino, che in prima battuta mi è sembrato nero, ma era verde, non è stato facile...". L'episodio è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza e le immagini saranno presto in mano agli inquirenti.

Baroncini lo ha inseguito per una ventina di metri in via Oberdan "Poi sono tornato indietro perchè la porta del negozio era rimasta aperta". La gioielleria Tresi aveva già subito una rapina il 19 novembre scorso, alle 10.30 del mattino, ma in quel caso era andata a buon fine: il ladro riuscì a portare via una anello con un diamante da un carato e mezzo e un girocollo "tennis" con brillanti, per un valore totale di circa 56mila euro.

"Ecco perchè questa volta ho reagito, l'assicurazione me ne rimborsa la metà. Ma credo che cambierò mestiere, mi piace quello che faccio e mi diverto, ma come si fa... - continua - se avessi avuto un'arma avrei sparato, sono sincero, quella è stata la tentazione. Mi sono anche informato su come ottenere il porto d'armi, ma tutti me lo hanno sconsigliato. Poi, dopo quello che è accaduto al benzinaio Stacchio...". Il gioielliere fa riferimento all'episodio del 3 febbraio, quando un benzinaio di Ponte di Nando (Vi), ha esploso alcuni colpi di fucile contro dei banditi che tentavano di rapinare una gioielleria vicino al suo chiosco.

Via Oberdan: rapinatore armato da 'Tresi Gioielli'

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