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Via Petroni, barbiere base dello spaccio: un arresto e locale chiuso|VIDEO

Nascondeva diverse dosi di eroina in bocca. Operazione della squadra mobile e della polizia amministrativa: "La chiusura ha lo scopo di togliere la base operativa, ma anche quella di dire 'attenzione la polizia avrà gli occhi più attenti"

Un cittadino tunisino di 23 anni è stato arrestato dalla polizia con l'accusa di spaccio di eroina. La base, secondo gli inquirenti, una barberia di via Petroni, gestita un cittadino pachistano di 52 anni, dove l'arrestato era stato visto più volte con il viavai di persone segnalato anche dai residenti. 

Contestualmente il questore, Isabella Fusiello, ha disposto la sospensione dell’attività dell’esercizio per 15 giorni, in quanto squadra mobile e polizia amministrativa hanno verificato la presenza di soggetti pregiudicati e quindi di affari illeciti. 

L’attività di controllo nasce dal servizio di contrasto allo spaccio effettuato il 4 novembre 2021 dal personale della squadra mobile. Proprio durante il controllo in zona, gli agenti hanno notato lo straniero, già pregiudicato e arrestato in via Zamboni, entrare nel salone e sedersi sul divano, intrattenendosi, così sono intervenuti e lo hanno controllato. Il giovane nascondeva 6 involucri di plastica contenenti eroina all’interno del cavo orale, per un peso complessivo di 2,68 grammi; nella tasca dei pantaloni sono stati trovati 150 euro, ritenuti provento di spaccio. L’uomo è stato arrestato. 

Il giorno successivo la Divisione di Polizia Amministrativa, all’esito degli ulteriori controlli e accertamenti svolti, rilevava che il negozio di parrucchiere risultava essere frequentato abitualmente da soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, così come era stato accertato anche il giorno precedente dagli operatori della Squadra Mobile.
Immediata, pertanto, la risposta della Questura che, al fine di garantire la sicurezza di clienti e dei cittadini, ha disposto la sospensione dell’attività dell’esercizio commerciale per la durata di 15 giorni.

"La chiusura dei locali hanno due scopi  - ha detto ai cronisti il funzionario di polizia amministrativa, Vincenzo Frontera - togliere la base operativa, ma anche quella di dire 'attenzione la polizia avrà gli occhi più attenti".

La "nuova" polizia amministrativa 

Non più solo autorizzazioni e licenza, ma "una nuova prospettiva di affiancamento agli uffici investigativi" spiega Fronterta "quindi anche controllo urbano, scuole e locali". 

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