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Cronaca Zona Universitaria / Via Giuseppe Petroni

Via Petroni: tentata estorsione agli esercenti, avvocato condannato

Avrebbe chiesto denaro ai gestori dei locali per far cancellare le ordinanze anti-degrado della zona universitaria nonché il coprifuoco

E' stato condannato a un anno l'ex legale dei comitati anti-movida, colpevole, secondo il gip Grazia Nart, di tentata estorsione nei confronti degli esercenti di via Petroni. 

In pratica avrebbe chiesto denaro ai gestori dei locali per fare pressioni sul Comune e far cancellare le ordinanze e le misure antidegrado disposte per la zona universitaria con coprifuoco all'una. I fatti risalgono al 2016 e il legale, assistito dall'avvocato ed ex consigliere comunale Lorenzo Tomassini, aveva chiesto il rito abbreviato: "Sono rimasto in silenzio per un anno per rispetto dell'organo giudicante, ma ora - dice parlando alla 'Dire' - a fronte di una decisione incomprensibile, abbiamo deciso di mettere a disposizione della stampa i documenti" portati al giudice per scagionarsi.

L'avvocato il 17 gennaio terrà una conferenza stampa: mentre si attendono le motivazioni della sentenza, si preparano già all'impugnazione. "Sono davvero curioso di leggerle...", dice l'ex legale dei residenti anti-movida di via Petroni. Intanto domani consegnerà vari documenti che dovrebbero dimostrare come la sentenza sia "assolutamente incompatibile" con la realtà dei fatti.

Il legale infatti in passato aveva negato: dai negozianti sarebbe andato per cercare una intesa su una controproposta da portare a Palazzo D'Accursio. Il casus belli risalirebbe a gennaio 2016 e sarebbe avvenuto all'interno del bar Balanzone: fu lo stesso titolare a presentare l'esposto. 

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