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Cronaca Centro Storico / Via del Pratello

Decibel troppo alti, residenti Pratello al Tar vs Merola: "Occorre stretta su orari dei locali"

"Inerzia nei provvedimenti pro salute" così parte il ricorso contro il sindaco, "obbligato a contrastare l'inquinamento acustico". Si invoca ordinanza analoga a quella di via Petroni e che sia "nominato un commissario ad acta"

In via del Pratello pare impossibile dormire, tra urla e schiamazzi notturni. Parola di alcuni residenti in zona. Stufi della situazione, che sedimenta da anni - per i decibel troppo alti e la lamentata noncuranza del Comune era già stata denunciata il Commissario Cancellieri-  quindici residenti del Pratello fanno ricorso al Tar contro il sindaco Virginio Merola, e la sua "inerzia" nell'emanare "provvedimenti a tutela della salute dei residenti di via del Pratello. Nel ricorso si chiede che Merola, "che ha l'obbligo di contrastare l'inquinamento acustico, emani un'ordinanza analoga a quella vigente in via Petroni", risalente a settembre 2012.

L'ordinanza, chiedono i ricorrenti, deve fissare precisi limiti di orario, ovvero l'una di notte per gli esercizi di somministrazione, le 23 per i laboratori alimentari (pizzerie d'asporto, kebaberie etc.), le 22 per gli esercizi di vicinato. Ciò, spiega il ricorso, "sul presupposto che aree interessate dal medesimo inquinamento acustico vadano regolamentate nello stesso modo, per non violare il principio di non discriminazione, contenuto nel Regolamento di Polizia Urbana ma di chiara origine comunitaria. Discriminazione che riguarda non solo residenti di diverse aree, ma anche gli stessi commercianti".

L'Arpa, dicono i ricorrenti, "ha rilevato in via del Pratello il superamento dei limiti di legge nel 2004 e nel 2010, e il sindaco non ha mai preso alcun provvedimento. Nel maggio 2013 i residenti hanno chiesto al sindaco di incaricare Arpa di effettuare ulteriori rilievi fonometrici, ma il sindaco non ha dato alcuna risposta". Perciò, i residenti "hanno incaricato un ingegnere, tecnico competente in acustica ambientale, che nell'ottobre 2013 ha rilevato sforamenti dei limiti di legge fino a 32 volte. Tali dati sono stati immediatamente comunicati al sindaco, che pero' non ha preso alcun provvedimento". Si chiede, pertanto, "che il Tar Emilia Romagna accerti la sussistenza dell'obbligo del sindaco di emanare un provvedimento analogo a quello già emanato per via Petroni. Ma date la scarse probabilità che il sindaco si attivi spontaneamente, si chiede che nella sentenza venga nominato un commissario ad acta".

(fonte agenzia Dire)

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