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Cronaca

Fase due, la protesta dei tecnici dello spettacolo: "Esistiamo anche noi"

Flash mob in via Rizzoli degli addetti ai lavori: in molti esclusi dagli ammortizzatori sociali e con il settore in ginocchio ancora chiuso dopo il lockdown

Cinque minuti di silenzio, simbolo di oltre due mesi di "indifferenza" seguiti da un grido liberatorio, con il quale i lavoratori del settore dello spettacolo e della cultura sperano di poter ripartire e ricordando che "#esistoanchio".

Oltre 100 lavoratori dello spettacolo, tra artisti, cameramen, attori, ballerini, fonici, videomaker e facchini, oggi pomeriggio alle 17.30 hanno portato i loro 'strumenti della cultura' a Bologna, in un flash mob sotto le Due Torri, in via Rizzoli.

"Senza di noi non si riparte", gridano gli organizzatori del flash mob (Professionisti spettacolo e cultura - emergenza continua e Emilia-Romagna, Intermittenti spettacolari, Stagehands Bologna - Facchini dello spettacolo, Attrici attori uniti e Adl Cobas Emilia-Romagna).

La manifestazione sotto alle Due Torri bolognesi si aggiunge alle altre iniziative avviate in tutta Italia da chi lavora nel settore dello spettacolo, al grido di #convocatecidalvivo. Allo scoccare dei cinque minuti di silenzio, in via Rizzoli, per un momento, l'impressione era quella di essere ad una festa, con un riscio' guidato dai ragazzi di 'Stream circus' e le tante bolle in cielo degli artisti di strada.

Un grido e un applauso concreto, che si va ad unire invece alle quasi 5.000 firme raccolte dalla petizione nazionale con la quale, i lavoratori dello spettacolo prometto "lo stato di agitazione permanente" finche' il loro lavoro non sara' tutelato da parte del Governo con fondi e investimenti adeguati alla ripartenza post emergenza coronavirus.

E qualcosa si sta gia' muovendo: ieri in Consiglio comunale, la consigliera di Coalizione civica, Emily Clancy, ha proposto di avviare una regolamentazione del settore dello spettacolo con una vera e propria Carta dei diritti dei lavoratori culturali, alla stregua di quella fatta per i riders. (Saf/ Dire)

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