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Cronaca Zona Universitaria / Via San Vitale, 24

Via S.Vitale, coppia di tossicodipendenti tenta rapina: "Aghi delle siringhe ancora in negozio"

Prima non pagano il conto al bar e si bucano nel bagno, poi tentano una rapina in un negozio di abbigliamento: "Io e la donna ci siamo picchiate, poi si sono allontanate"

Brutta avventura ieri per due esercizi commerciali di via San Vitale: il bar "Ratatà" (civico 66) e la boutique "Amazing" (civico 24) infatti hanno avuto a che fare con una coppia di rapinatori tossicodipendenti. I due, ragazzo e ragazza sui trent'anni (lei magra, mora, più alta di lui con indosso una giacca verde e il ragazzo vestito con un piumino marrone alle ginocchia) si sono recati dapprima al bar per fare colazione e, al momento di pagare il conto sono usciti con la scusa della sigaretta.

NON HANNO I SOLDI PER PAGARE IL CONTO: IMPEGNANO IL TELEFONO. Il titolare ha chiesto loro, prima di allontanarsi, di saldare il conto e i due, dichiarando di non disporre di denaro hanno impegnato il loro cellulare promettendo di tornare a pagare il conto "giusto il tempo di una rapina" diremmo con il senno di poi. Prima di allontanarsi dal Ratatà però la ragazza ha chiesto di poter utilizzare la toilette, che è stata poi trovata dalla proprietaria imbrattata di sangue per della somministrazione di droga tramite siringa: "Erano due ragazzi italiani - racconta la titolare del caffè - ci siamo molto arrabbiati con loro perchè ci siamo sentiti presi in giro. Poi abbiamo saputo della rapina: la paura nel litigare con loro era appunto quella del rischio di contrarre delle malattie".

LA TENTATA RAPINA E LE SIRINGHE USATE NELLA BORSA. E' andata peggio alla titolare del negozio di abbigliamento e accessori "Amazing", Federica, che mentre sistemava il negozio (intorno alle 11 di ieri mattina) si è trovata accovacciata sotto la cassa la stessa ragazza del bar: "E' entrata senza far rumore e ha cercato di sottrarmi borsa e valori, sapendo di non poter aprire la cassa". Poi tutto molto concitato: "Ho urlato e ho cercato di fermarla. Le ho preso la borsa per recuperare la refurtiva e ne sono uscite diverse siringhe usate, tutte cadute sul pavimento del negozio. Stiamo portando via ancora degli aghi e abbiamo disinfettato tutto".

IL COMPLICE FUORI, POI LA COLLUTTAZIONE FRA LE DUE DONNE. Ad attendere la ragazza fuori dal negozio, lui, il fidanzato/complice: "Tenendola per un braccio e dopo una colluttazione (la rapinatrice mi ha tirato i capelli e mi ha fatto male a una spalla) sono uscita per cercare aiuto, mentre la mia commessa chiamava la Polizia, che però non arrivava mai.  Nessuno si è fermato, nonostante tanta gente fosse alla fermata del bus e nonostante le mie urla". La titolare del negozio, coraggiosa ma non incosciente, trovandosi di fronte anche l'uomo ha lasciato perdere e ha atteso l'arrivo degli agenti.

AL VAGLIO LE RIPRESE. Le telecamere esterne hanno ripreso i due e presto, che sembra abbiano diversi precedenti e siano già segnalati. La titolare del bar racconta poi che "Sono tornati, hanno pagato il loro conto e si sono ripresi il cellulare". Federica invece, la proprietaria della boutique teme che quella sia la loro seconda visita: già il 5 gennaio un uomo era entrato e aveva rubato la sua borsa personale, con documenti e contanti.


 

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