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Cronaca Navile / Via Stalingrado

Blitz dei Carabinieri in via Stalingrado, scoperto dormitorio abusivo: tra ratti, droga e veicoli rubati

Un casolare "spacciato" come sede di un'associazione culturale, ma trasformato in dormitorio abusivo.I militari si sono trovati di fronte decine di persone ammassate in condizioni igienico-sanitarie davvero preoccupanti. 44 denunce e un arresto per droga

Un casolare "spacciato" come sede di un'associazione culturale per migranti, ma di fatto un dormitorio abusivo in condizioni igieniche disastrose, dove sono stati rinvenuti anche droga e veicoli rubati. 

Il blitz dei Carabinieri della Bologna Centro, Nucleo Radiomobile di Bologna, 5° Reggimento Emilia Romagna, Nucleo Elicotteri di Forlì e dagli agenti della Polizia Locale, è avvenuto in via Stalingrado la sera dle 30 gennaio, ma perquisizioni e sequestri sono ancora in corso. Un cittadino nigeriano 49enne, presidente della sedicente associazione è stato denunciato e dovrà rispondere dei reati di ricettazione, favoreggiamento e sfruttamento dell'immigrazione clandestina. 

Sono stati sequestrati un terreno e alcuni fabbricati, provenienti da un fallimento e concessi in comodato d’uso al presidente dell'’associazione culturale nigeriana, con specifiche finalità pertinenti alla cura del verde e alla manutenzione dell’area. Il 49enne infatti, come indicato nel contratto che aveva stipulato, si era impegnato ad abbellire l'area, trasformandola in laboratori per la manutenzione del verde, il taglio dell’erba, le seminature di fiori e siepi, l’allestimento di un orto urbano, l’installazione di un magazzino per la riparazione di materiali e di una piccola falegnameria. Il contratto, inoltre, stabiliva il divieto di mutare la destinazione d’uso dell’immobile.

Blitz in casolare di via Stalingrado, le immagini dei carabinieri | VIDEO

Al contrario, all'interno dei locali sudici e fatiscenti, venivano ospitate persone, in gran parte dietro compenso di denaro, cifre pattuite mensilmente tra il presidente e i singoli occupanti. 43 persone sono state denunciate perché irregolari sul territorio nazionale. 

Uno stabile era stato adibito ad alloggi abusivi, mentre un secondo a deposito di materiali elettrici e biciclette di dubbia provenienza, come da indagini dei militari, mentre il terzo, con il tetto danneggiato da un incendio scoppiato qualche tempo fa, ad alloggi di fortuna e bivacco.

Decine di persone ammassate, ratti e droga

I militari si sono trovati di fronte decine di persone ammassate sopra materassi sporchi, in condizioni igienico-sanitarie davvero preoccupanti. Le finestre erano state addirittura sigillate con il rischio per gli occupanti di soffocamento a causa delle esalazioni dai numerosi bracieri accesi, alimentati da bombole di gas, e utilizzati per cucinare o scaldare l’acqua, data l’assenza di un impianto idrico. E’ stata rilevata la presenza della corrente elettrica, utilizzata attraverso la realizzazione di impianti artigianali, solo in alcuni punti, mentre corridoi e scale erano totalmente al buio.

Nessun servizio igienico, ad eccezione di un water a uso esclusivo di una sola persona, quindi all'esterno erano state realizzate latrine a cielo aperto, mentre i rifiuti venivano lasciati nei locali, con conseguente proliferazione di ratti. 

Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e il personale sanitario dell’ AUSL per documentare e attestare, la pericolosità del casolare, così come per altri aspetti legati al carico di materiali potenzialmente infiammabili.

Durante le fasi del controllo sono stati trovati 2 kg di marijuana e alcuni grammi di cocaina. Un 22enne gambiano è finito in manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Deposito/magazzino

Nell’area esterna sono stati rinvenuti 30 autoveicoli targati, di cui uno marca Fiat, modello 600, risultato oggetto di furto, 4 autoveicoli privi di targa, 10 moto, di cui solo uno munito di targa, cumuli di masserie edili, motori smontati, pneumatici, apparecchiature elettriche in stato di abbandono e un centinaio di biciclette di provenienza sospetta, alcune imballate e pronte per essere spedite in Africa, come affermato dal presidente dell’associazione. Almeno tre biciclette sono risultate rubate. 

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