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Cronaca Zona Universitaria / Via Zamboni

Picchetti via Zamboni, non si molla e il Rettore chiede confronto con Coopservice

Nell'incontro "una valutazione complessiva dei rapporti di fornitura dei servizi erogati dalla Coop a favore dell'Ateneo". Filcams Cgil sollecita faccia a faccia con Unibo. Intanto oggi nuovi 'blocchi'

“Oltre a sollecitare un confronto diretto con i responsabili dei ministeri competenti, ho chiesto un confronto urgente con Coopservice per una valutazione complessiva dei rapporti di fornitura dei servizi erogati a favore dell’Ateneo". Così il Rettore di Alma Matre Ivano Dionigi fa sapere attraverso una nota di voler prendere in mano la vicenda dei salari giudicati 'vergognosi' dai lavoratori Coopservice impiegati in appalto presso Unibo. 

La decisione di Dionigi arriva dopo il terzo giorno consecutivo di sciopero dei lavoratori dell'Università, che attraverso cortei e picchetti, hanno bloccato diverse facoltà e aule studio in via Zamboni, gettando nel caos la didattica. Stop a lezioni e qualche esame si era dovuto addirittura svolgere nei bar, dopo che i manifestanti avevano sbarrato la via di ingresso negli edifici universitari.

"Pur riconoscendo la legittimità dello sciopero - affonda Dionigi -  rinnovo la richiesta di rimuovere i picchetti che per il terzo giorno consecutivo hanno impedito ai dipendenti dell’Università di accedere al loro posto di lavoro creando sia per i docenti sia per gli studenti disservizi non più accettabili”.

Ma i lavoratori - affiancati da studenti e collettivi studenteschi non demordono. 'Abbiamo raccolto la solidarietà di molti, anche dei docenti - dicono - le controparti intanto continuano il loro sporco gioco e lo scarica barile delle responsabilità. Il direttore amministrativo Colpani prima minaccia i lavoratori e i solidali di sgombero del picchetto al 25 di via Zamboni e poi torna a scaricare le responsabilità su Coopservice. Coopservice a sua volta ribadisce la legittimità dei contratti vergogna e mente, sapendo di mentire, affermando che anche gli altri dipendenti Coopservice (dopo i 13 di palazzo Paleotti) non vedranno peggiorate le condizioni lavorative e salariali al prossimo cambio di appalto'.

La risposta dei rimostranti è una quarta giornata di 'blocchi' , a partire dalle 7.30 di stamattina poi un assemblea è stata convocata per le 18.30 al 36 di via Zamboni per fare il punto sulla situazione e decidere le prossime tappe della mobilitazione.

Blocco all'Università: collettivi e lavoratori contro accordo Coop

Sul tema è intervenuta Sonia Sovilla, segretario generale Filcams-Cgil di Bologna: "Leggo da giorni, con stupore ma anche con molta preoccupazione – dice le dichiarazioni, spesso faziose e prive di fondamento, relative alle condizioni dei lavoratori in appalto a palazzo Paleotti nell'Università di Bologna".

L'unico dato positivo, sottolinea ancora Sovilla, "è che finalmente il tema delle condizioni dei lavoratori in appalto sta sulle prime pagine dei giornali cittadini. Da anni, in completa solitudine, denunciamo tutte le contraddizioni di quel mondo del lavoro che si sta rapidamente diffondendo, sia nel settore pubblico che privato. Da anni gestiamo sul territorio i cambi d'appalto, nei settori più svariati, che vedono le più ampie applicazioni contrattuali (dal settore della ristorazione, a quello del pulimento, a quello della vigilanza) e quotidianamente vediamo l'emergere di problematiche sempre più pesanti per  quelle/i lavoratrici/tori,  sempre più precari e flessibili, spesso stranieri e con pochissime ore alla settimana".

Anche Filcams-Cgil - fa sapere - ha avanzato una richiesta di incontro urgente all'Università di Bologna per verificare "la disponibilità a fare quanto in questi giorni hanno dichiarato auspicabile. Certo le retribuzioni di tutti quei mondi sono comunque basse, e sicuramente non paragonabili a quelle di chi in questi giorni si è improvvisamente accorto che esistono anche quei mondi...".


Sonia Sovilla
Segretario generale Filcams-Cgil Bologna
335-8757296335-8757296

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