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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Zona Universitaria / Via Zamboni

"Io aggredito in via Zamboni in pieno giorno. Sindaco, è mio diritto sentirmi sicuro?'

SEGNALAZIONE di un giovane belga che vive e lavora in città come mediatore culturale. La vittima si rivolge a Merola: 'Sindaco, lavoro, ho imparato l'italiano, pago le tasse, contribuisco alla società. E' mio diritto sentirmi sicuro?'

La segnalazione arriva a Bologna Today da Frederik, 33enne belga che vive a lavora a Bologna come mediatore culturale nel settore sociosanitario per l'associazione AMISS.

Frederik ha raccontato in italiano e in inglese un brutto episodio accaduto ieri "16.42 in via Zamboni, cuore della zona universitaria di Bologna. Io e Amedeo stiamo camminando verso via Irnerio per prendere l'autobus. Ho percorso quel tragitto molte volte, ma questa volta è diverso, sento un braccio intorno a me, sembra di un nord-africano. Amedeo gli urla di fermarsi. Due ragazzi di colore assistono alla scena con un sorriso, ma non fanno nulla, di fronte a me (10m) qualcuno esce dall'Università, nessuna reazione. L'uomo mira alla mia collana (donatami dalla mia mamma prima di morire), dice che la vuole. Amedeo mi dice di correre. Avrei voluto picchiarlo, ma sono scappato. Nessuno ha reagito. Ci imbattiamo in un amico che mi calma e che ferma un altro ragazzo proveniente dal luogo dell'accaduto, che però urla di non aver visto nulla. Lavoro per un'associazione che aiuta ogni giorno le persone che vengono dall'Africa, li aiutiamo ad avere una vita migliore. Non sto generalizzando, ma vivo a Bologna per 5 anni, vivo nel centro della città, vicino al teatro comunale e vengo attaccato in pieno giorno da uno straniero che ha bisogno di soldi per la droga. Sindaco Virginio Merola, io lavoro, ho imparato italiano, pago le tasse, contribuisco alla società. E' mio diritto sentirmi sicuro in città? E' il mio diritto passeggiare nel quartiere studentesco senza vedere ogni giorno gente che si droga e aver paura di essere aggredito da qualcuno che ha bisogno di soldi? Cordiali saluti, Frederik (ho scritto questa lettera in inglese in modo che anche i miei amici e parenti che vivono in Belgio possano leggerla)"

16:42 via zamboni, centre of the University district of Bologna. Me and Amedeo are walking towards via Irnerio to take the bus. I have done this traject many times. This time is different, I feel a guy laying his arm around me, he looks like someone from North Africa. He calls me his friend and applies force on me, Amedeo yells to him to stop. Two coloured guys in front of us turn around with a smile and do nothing, in front of me (10m) someone from the University of Bologna I think talking to someone and no reaction. We make a lot of noise, he starts hitting my chest, my necklace (given by my mum before she died) falls of and he says he wants it. Amedeo tells me to run. I wanted to hit him but I ran. No one did react. We run into a friend and she calms me down and stops another guy coming from the scene who starts to scream that he saw nothing. I work for an association helping people who come from Africa every day, we help them to get a better life. I am not generalizing but I have been in Bologna for 5 years, I live in the centre of the city near the Opera house and I get attacked during plain daylight by a foreigner who needs money for drugs. Sindaco/Mayor Virginio Merola, I work, I learned Italian, I pay taxes, I contribute to society. Isn't my right to feel and be safe in the city. Isn't my right not to have to walk in the student district without seeing every day people drugging themselves and being scared of being attacked because they need money! Sincerely yours, Frederik (I wrote this letter in English so that also my friends and family living in Belgium can read it).

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