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Cronaca Zona Universitaria / Piazza Vittorio Puntoni

Via Zamboni blindata, collettivi ritornano a protestare davanti alla mensa Unibo

Polizia schierata ancora in assetto antisommossa, dopo i duri scontri dei giorni scorsi, per monitorare la protesta contro il caro-mensa all'Università che i collettivi studenteschi portano avanti ad oltranza

Caschi blu, scudi e manganelli. Poi schieramento di camionette della polizia. Si presenta anche oggi blindata la zona U per l'ennesima mobilitazione dei collettivi studenteschi contro il caro-mensa all'Unibo.
Luogo simbolo della protesta il refettorio di piazza Puntoni, già teatro di violenti scontri tra studenti e forze dell'ordine ieri, ma anche, a più riprese, i 10 giorni in precedenza.

E l'azione di lotta non accenna a perdere quota: il numero dei manifestanti si infittisce sempre più e sono pronti ad andare avanti ad oltranza tornando a ribadire, tra cori e striscioni: "vogliamo mangiare ad un prezzo dignitoso! Riprendiamoci la mensa! Fuori le guardie da Via Zamboni!". 

Non solo. I manifestanti oggi, dal megafono, parlano anche dei  3 attivisti arrestati durante i tafferugli di ieri (GUARDA IL VIDEO DEGLI SCONTRI): "I nostri compagni a processo non sono soli, la migliore risposta è tornare davanti alla nostra mensa".

Sesto giorno di lotto contro il caro mensa

Oggi, siamo al sesto giorno di mobilitazione. "Dopo giorni di mobilitazione l'assurda violenza poliziesca di ieri è la prova che hanno paura delle lotte sociali!" Così i manifestanti, che leggono nella reazione delle forze dell'ordine la "paura della spinta che giorno dopo giorno abbiamo costruito". E così anche per oggi è in preparazione, davanti alla mensa  un nuovo "pranzo sociale", mentre gli studenti chiedono che venga dimezzato il costo del pasto in mensa: "3€ in mensa devono bastare. Questa è la mensa più cara d'Italia".

La situazione odierna, almeno per il momento, appare più tranquilla rispetto ai giorni scorsi. I manifestanti, che stanno consumando il loro "pasto sociale", annunciano di voler restare i presidio fino all'esito del processo per direttissima che si sta svolgendo in questi minuti a carico dei 3 studenti arrestati ieri. 

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