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Lunedì, 2 Ottobre 2023

Una giornata con i Vigili del Fuoco di Bologna: "Nel nostro addestramento anche la decontaminazione di massa"|VIDEO

Nuove tecnologie, psicologia dell'emergenza, pandemia e scambi con l'estero. Bologna Today ha trascorso una giornata nella loro sede di via Ferrarese, dove è presente anche il centro di formazione, polo regionale di addestramento

Scambi di esperienze con paesi esteri, nuove tecnologie, corsi di psicologia e alta formazione. E' cambiato il Corpo dei Vigili del Fuoco e per conoscere quanto c'è di nuovo, Bologna Today ha trascorso una giornata nella sede di via Ferrarese, anche polo regionale di addestramento e formazione. 

"Siamo portati ad avere a che fare con la popolazione civile quando è in difficoltà, il pompiere, come ci chiamano simpaticamente, è quello che si deve mettere nei panni di chi ha subito il danno. Nei nostri corsi di formazione esistono dei moduli di psicologia dell'emergenza - spiega l'Ing. Antonio Cuttitta, direttore regionale del nucleo elicotteri Emilia-Romagna - chiedere 'come ti chiami' è la prima cosa e poi darsi del tu. In seguito spiegare cosa stai facendo 'sto tagliando la lamiera così ti libero la gamba', ad esempio". 

Nell'area esterna della direzione regionale, i Vigili del Fuoco ultimamente stanno portando avanti il CFBT - Compartment Fire Behaviour Training, ossia addestramento all’incendio in luogo confinato. "Serve per simulare uno scenario più reale possibile - nei luoghi chiusi, come le cantine ad esempio - abbiamo utilizzato dei container e costruito un simulatore. 

Abbiamo avuto uno scambio con i colleghi inglesi visitando i loro CFBT - continua Cuttitta - a Norwich ad esempio vi sono anche anche impianti di simulazione di decontaminazione di massa della popolazione, in tempi non sospetti, abbiamo fatto esperienza, dopo il covid è esploso". 

Come sono cambiati gli interventi durante la pandemia?

"Nella fase del lockdown duro, nei primi mesi del 2020, è cambiato il tipo di intervento: sono aumentati i principi di incendio domestico, quindi legati alla maggior permanenza in casa, ma non c'è stato quel calo che ci aspettavamo, sono solo cambiate le categorie", ha detto Tiziano Grandi, uno dei responsabili regionali della comunicazione. 

Covid, anche i vigili del fuoco in prima linea: "Situazioni operative senza precedenti"

A Bologna, soprattutto nel centro storico, abbiamo assistito molte volte incendi di tetti. Le costruzioni antiche presentano spesso materiali infiammabili...

"Le costruzioni stanno attraversando un periodo di forte innovazione, ma modifica il modo in cui il Vigili del Fuoco deve affrontare l'incendio, rispetto - appunto, continua Grandi - alla vecchia casa in laterizio con il tetto in legno e controsoffitti in arelle, altamente infiammabili". 

Qual'è stato il vostro intervento più toccante?

"Sicuramente tutti quelli legati al terremoto, sia quello emiliano che quello dell'Aquila". Inoltre, il contingente regionale è intervenuto anche nella tragedia del Ponte Morandi di Genova ad agosto del 2018. 

Nuove tecnologie attente all'ambiente

Messa in sicurezza dello scenario, ma anche attenzione all'ambiente: "Con le nuove tecnologie costruttive il nostro ruolo si è dovuto evolvere, il fuoco è sempre lo stesso ma si muove in maniera più rapida e più forte a livello energetico - dice il vigile coordinatore, Alan Vaniglini - con l'acquisto unificato da parte della direzione regionale Emilia Romagna di nuovi schiumogeni e prodotti più performanti con bassissimo contenuto di fluoro e maggiormente biodegradabili". 

Lance speciali per le intercapedini, con diversa portata e getti: "Utili per separare i vapori dei liquidi infiammabili dall'ossigeno, quindi andare spegnere il rogo per soffocamento". 

I Vigili del fuoco a Bologna

Il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco conta 25.000 persone, quello emiliano-romagnolo 2.500, a Bologna operano 650 pompieri, comprese 5 donne. 

Le sedi permanenti sono dislocate a protezione del Capoluogo e della Città di Imola, con ulteriore estensione
verso l’Appennino, le Valli del Reno (Vergato) e del Savena (Pianoro), e verso la Pianura (Budrio). I distaccamenti volontari sono ubicati ai margini della Provincia, a protezione degli ampi territori rurali meno antropizzati (4 distaccamenti cosiddetti di pianura) o più impervi (i 6 distaccamenti di montagna).

Gli interventi effettuati dal 1° gennaio alla Vigilia di Natale 2020 sono stati 13.826 per un totale di equipaggi
intervenuti in scenari emergenziali di 16.593.

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