rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Savena / Via Malvezza

Accoglienza migranti e lavoro, così rinasce Villa Salus: domani primo incontro

Palazzo D'accursio promuove un percorso partecipato per decidere i dettagli del progetto di riqualificazione della ex casa di cura. Previsti alloggi e formazione per migranti e richiedenti asilo. Domani il primo appuntamento

Residenze per emergenza abitativa, richiedenti asilo e rifugiati, un ostello, orti didattici, un ristorante gestito dai migranti, e vere e proprie formazioni durante il cantiere di ristrutturazione dell'edificio. Sono, secondo quanto riportato sulle pagine web del progetto, gli 'ingredienti' della nuova Villa Salus, il cui primo passo andrà in scena domani, alle 18 al Centro sociale La Dacia di via Lincoln 22/3.

I lavori di ristrutturazione, annunciati nell'ottobre scorso, non sono ancora partiti, e per portare a regime il progetto c'è tempo fino al 2019. Al tavolo di domani "verranno illustrate le modalità con cui i cittadini potranno seguire e partecipare al percorso che condurrà alla trasformazione dell'edificio di Villa Salus e del parco circostante secondo le linee del progetto" recita una nota del Comune, che per finanizale l'opera ha vinto un bando europeo di 5 milioni di euro. Seguirà poi un piano tecnico-finanziaro  e la struttura verrà infine, secondo quanto detto dall'Assessore Rizzo Nervo nel febbraio scorso, abbattuta e ricostruita della metà della cubatura attuale.

Visitando il sito saluspace.eu è già possibile sbirciare su quelli che saranno le linee guida del progetto: 'piatto forte' del nuovo corso del fu nosocomio dell'ortopedico Scaglietti saranno le residenze, sia per nuclei familiari in disagio abitativo che per rifugiati e richiedenti asilo. All'interno del nuovo edificio ci saranno anche un ristorante multietnico -con annesso servizio catering, un ostello, orti formativi, per un totale di 120 persone ospitabili in tutto.

Infine, durante il cantiere edilizio di ricostruzione, nei desiderata del Comune ci sono percorsi di formazione professionale rivolti ai rifugiati e i richiedenti asilo coinvolti nel progetto. L’obiettivo è quello di creare dei team professionali per la gestione delle future attività: attività ricettive e di ristorazione multietnica, manutenzione del verde e orticoltura, attività artigianali e artistiche. Un gruppo di lavoro prevede la formazione di artigiani vetrai, ceramisti e falegnami e un altro di manutentori elettricisti, idraulici e muratori.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Accoglienza migranti e lavoro, così rinasce Villa Salus: domani primo incontro

BolognaToday è in caricamento