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La Bologna che non ti aspetti: viaggio nel Villaggio Rurale alle porte della città | VIDEO

Tra bellezze e criticità: un luogo verde e pacifico, ma con problemi che necessitano di essere risolti, come ha raccontato a BolognaToday chi vive nella zona

Il quartiere è formalmente quello di Corticella, ma la zona è conosciuta come Villaggio Rurale. Si trova all’estremità del territorio comunale e, come scrive lo stesso sito del Comune di Bologna, si tratta di “un’area residenziale caratterizzata da isolamento, scarsa accessibilità e insufficienza di servizi ed esercizi commerciali”, costruita nel dopoguerra in edilizia popolare. Tutto vero, ma quello che il sito Iperbole non riporta è la pace, la tranquillità e le caratteristiche architettoniche e paesaggistiche che rendono il Villaggio un luogo davvero unico nel territorio bolognese.

Svoltando a destra da via Cristoforo Colombo verso la ferrovia, si entra in quello che a tutti gli effetti sembra un vecchio villaggio di pescatori. Le case sono basse, colorate, i giardini sono pieni di fiori e il silenzio regna indiscusso. Al posto del mare, campi coltivati che contrastano con il cielo azzurro di queste prime giornate estive. Alcuni dei residenti mi salutano incuriositi dalla telecamera, altri continuano per la loro strada.

Villaggio Rurale, non solo pace e tranquillità

Non è tutto rose e fiori, però. I collegamenti sono scarsi, non esistono servizi commerciali e anche le strade sono messe male. “Lo stradone è un colabrodo. Ha visto quante buche? Poi il sottopassaggio quando piove si allaga e nessuno fa niente” mi dice uno degli abitanti del Villaggio Rurale. E poi c’è la questione relativa ai limiti di velocità. Nella giornata di ieri il sindaco Lepore ha visitato il Villaggio e alcuni residenti hanno segnalato questo problema direttamente al primo cittadino, come ad esempio la velocità eccessiva delle auto, nonostante la velocità fissata a 10 chilometri orari. La paura è certamente rivolta ai bambini del quartiere, ma anche agli animali domestici, alcuni dei quali deceduti proprio sotto le ruote delle automobili. E ancora: i tombini otturati, gli scarsi parcheggi e l’incuria dei giardini, praticamente inaccessibili ai bambini e ai residenti del luogo. Lepore ha promesso nella visita di ieri dei lavori che miglioreranno lo stile di vita e le condizioni del Villaggio Rurale: le potenzialità davvero non mancano.

Il futuro del Villaggio Rurale, le parole di Lepore

"Questa è una zona quasi sconosciuta di Bologna - ha commenta il sindaco Lepore nell'incontro avuto qualche giorno fa con i residente della zona - che invito tutti a visitare perché è un’area bellissima, costruita nel dopoguerra in edilizia popolare. Questa è un’area di proprietà di Acer che, grazie al bilancio partecipativo e al voto di migliaia di cittadini, in questi anni si è deciso di trasformare in un’area aperta a tutti. Il progetto è stato fatto dai tecnici del Comune insieme ai cittadini, quindi qui sperimentiamo anche aree gioco nuove e innovative". 

"Stiamo lavorando sulle richieste dei cittadini – ha assicurato Lepore – anche per rendere questa zona più sicura dal punto di vista stradale. Come amministrazione abbiam il progetto di Bologna città zona 30, ma in alcune zone occorre una velocità ancora più bassa, perché da queste case possono uscire dei bambini o delle persone anziane che bisogna proteggere. Quindi  per garantire i 10 chilometri orari serviranno sicuramente rallentatori, maggiore segnaletica e ovviamente, sullo stradone, una maggiore presenza della Polizia Municipale”.

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