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Cronaca Via Francesco Zanardi, 327

Violenze sessuali e botte a giovani donne: in manette stupratore seriale

Vittime due donne di 23 e 33 anni, attirate con diversi espedienti in un capannone abbandonato. Lui catturato dopo una breve fuga

Due violenze sessuali, consumate ai danni di due donne nell'arco di cinque giorni. E' stato così arrestato Y.M., 27 anni, accusato di una doppia violenza, oltre a lesioni e minacce. I carabinieri della stazione Bologna Bertalia lo hanno fermato ieri mattina in un capannoncino abbandonato di via Agucchi, mentre tentava invano di scappare. Su di lui gravano accuse pesantissime.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri l'incubo, ripetuto, è andato in scena sempre nello stesso capannone, al civico 327 di via Zanardi, poco oltre la Tangenziale. Vittime una studentessa bolognese di 23 anni e una cittadina marocchina di 33. Le violenze si sono consumate il 15 e il 20 aprile scorsi.

La novità, emersa dalle indagini dei carabinieri, è che l'uomo non è titolare di protezione internazionale, anzi è irregolare sul territorio e ha a suo carico due decreti di espulsione.  

Violenze sessuali e botte: come agiva lo stupratore

Ben più pesante il secondo episodio, ai danni della 33enne: trascinata con l'inganno dentro il capannone, con la scusa di andare a trovare una amica comune, dopo un incontro in un negozio di alimentari in zona. Dopo averla convinta a seguirlo, il 27enne si è scagliato addosso alla giovane donna, portandola a forza dentro l'edificio abbandonato: qui la avrebbe prima minacciata con un coltello e poi violentata. Alla donna non sono state risparmiate le botte, come la rapina di qualche centinaio di euro e del cellulare.

L'incubo ha avuto fine solo quando la 33enne è riuscita a fingere un malore. A quel punto l'uomo si è spaventato e mentre si è allontanato per prendere un medicinale indicato dalla donna, lei è riuscita a scappare e a chiedere aiuto in strada.

Così un passante la aiuta e la porta dai carabinieri della Stazione Bertalia. La 33enne, ricoverata in ospedale, ha avuto 20 giorni di prognosi per le ferite riportate.

Violenze sessuali e botte: due casi in pochi giorni

I militari erano già sulle tracce dell'uomo da qualche giorno: cinque giorni prima dello stupro, il 15 aprile, il 27enne aveva provato a stuprare anche l'altra vittima.  La studentessa 23enne, da quanto si apprende, era in contatto con lui per comprare cocaina.

La trappola è scattata all'appuntamento, a notte fonda, sempre vicino al capannone di via Zanardi: la ragazza, non vedendo uscire l'uomo, si è inoltrata nell'edificio, trovandosi improvvisamente addosso il suo aguzzino che ha iniziato prima a minacciarla poi a palpeggiarla nelle parti intime. Lei ha opposto resistenza e lui ha continuato a minacciarla: "Stasera devi morire qui", le ha detto.

In questo caso la vittima però è riuscita a scappare in tempo e a farsi aprire da un ristorante situato nei pressi del luogo della violenza, per poi dare l'allarme.

Ora l'uomo è alla Dozza: dichiaratosi cittadino libico, ma sospettato di essere marocchino, regolare e senza fissa dimora, è in attesa della convalida dell'arresto. Del caso si sta occupando il pm Nicola Scalabrini.

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