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Napolitano, caos e disagi per i cittadini. L'opposizione bacchetta: “Zero informazione”

I bolognesi non sapevano che la visita del Presidente avrebbe deviato i percorsi dei bus. In Consiglio Carella accusa l'amministrazione. Atc: "Abbiamo messo i cartelli alle fermate interessate"

Strade chiuse, barriere di poliziotti in tenuta anti-sommossa e Vigili Urbani a chiudere le strade, autobus che non passano o che non si fermano alla fermata giusta. Alcuni bolognesi non sapevano assolutamente nulla sullo stato del traffico deviato oggi per la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Corrieri e mezzi di lavoro fermati, lavoratori che si lamentano: “Noi non sapevamo niente. Ora come consegniamo la merce?”. Bologna Today ha pubblicato tutte le deviazioni, anche per la giornata di domani.

L’ACCUSA IN CONSIGLIO COMUNALE. Daniele Carella, durante il Consiglio Comunale ha sollevato la questione attribuendo la colpa di “sottovalutazione” all’amministrazione Comunale: “Come tutti sappiamo oggi è venuto a Bologna il Presidente della Repubblica e tengo a sottolineare e stigmatizzare l’assoluta sottovalutazione da parte dell’amministrazione sull’impatto di questo evento nella vita del cittadini, inevitabile certo, ma che poteva essere mitigato dall’informazione. E’ normale chiudere le vie e prevedere deviazioni del traffico, ma non è normale che non si avvisi la gente. La cosa non è improvvisa, non era un’emergenza, questa amministrazione deve capire che anche oggi una massa di cittadini bolognesi ha preso normalmente l’autobus per andare a lavorare e non ha avuto il servizio a cui era abituato. Non tutti si collegano alla rete, tanta gente non va su Internet ma deve essere comunque informata.  Non sono stati neppure messi dei cartelli sulla linea del bus interessati”.

LA RISPOSTA DI ATC. Atc fa sapere che l’informazione alle fermate interessate (Rizzoli, Aldrovandi, zona Universitaria, San Vitale, Piazza Minghetti e Piazza Roosvelt) è stata data attraverso dei cartelli appositi, ma conferma che non sono stati posti avvisi all’interno degli autobus: “Ci sono state chiusure impreviste a causa di cortei spontanei. Fra le strade interessate San Vitale, Strada Maggiore e Santo Stefano. In questi casi ci si è dovuti adattare alle condizioni di ordine pubblico”.

LAMENTELE DEI CITTADINI. “Non sapevo di queste deviazioni, tantomeno della soppressione di questa fermata – dice uno studente fermo in via San Vitale – se lo avessi saputo mi sarei organizzato con la bicicletta. Adesso arriverò in ritardo al mio appuntamento, ma a giudicare dai cordoni di Polizia, temo anche di non poter entrare in zona universitaria”. Seccato anche uno scooterista che questa mattina voleva andare, anche a piedi, in via Cartoleria per depositare un documento in un ufficio: “Sono disposto a lasciare qui il motorino e percorrere la tratta a piedi, ma non mi hanno fatto passare. Dovevo depositare un documento,ma nessuno mi aveva detto che gli uffici sarebbero stati blindati. Ho perso la mezza giornata di ferie”.

CRITICHE AL MODUS OPERANDI. “I cartelli sulla chiusura delle vie erano quelli della pulizia strade, senza neppure un’indicazione sulla motivazione – continua Carella -  per questi motivi oggi gli improperi con le tipiche espressioni bolognesi, sono stati molti e Napolitano non è responsabile certo del fatto che molti non potranno andare dove vorrebbero con i mezzi pubblici o privati”.
 

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