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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Visite in ospedale verso la riapertura? Domani la cabina di regia

Un incontro ad hoc che darà linee comuni a tutta la regione. Si apre uno spiraglio per degenti e familiari nelle strutture ospedaliere, come chiesto più volte dalla capogruppo di FI Valentina Castaldini

Dalle visite vietate di domenica, a quelle "a tempo" o a giorni alterni. Si presenta così l'assistenza ai degenti nelle strutture ospedaliere anche dopo l'emergenza covid. 

Un tema caro anche a Valentina Castaldini, capogruppo di Forza Italia in Regione: "Non è più accettabile che l’assistenza ai malati sia a macchia di leopardo per 45 minuti, e a giorni alterni in alcuni casi. Bisogna tornare a livelli minimi di umanità", scrive in una nota. Le sue richieste sono state accolte, infatti domani 25 gennaio, si terrà la cabina di regia per dare linee comuni ed omogenee a tutta la regione, come annunciato oggi in Assemblea legislativa dall'assessore regionale alla salute, Raffaele Donini e "per assicurare l'esigibilità delle visite di familiari e non solo, estendendo anche il minutaggio compatibilmente con le attività di gestione dei pazienti. La presenza e il sostegno dei familiari fa parte della terapia". Alla cabina di regia Covid parteciperanno le direzioni sanitarie, i dipartimenti di sanità pubblica, specialisti, virologi e infettivologi. 

"Apprendiamo con piacere che, seppur con grande ritardo, la giunta regionale ha deciso di permettere ai parenti dei malati di tornare a visitarli in corsia - scrive in una nota il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Giancarlo Tagliaferri - E' una decisione che arriva in ritardo, che ha costretto i malati e le loro famiglie a grandi difficoltà. Verificheremo che non si tratti di una promessa a vuoto e che alle parole seguano i fatti".

"Tornare a dei livelli minimi di umanità"

"A fronte di punti virtuosi dove si è tornati a una situazione di normalità, molti altri si sono attestati al valore minimo di soli 45 minuti al giorno per un unico visitatore e sempre quello per tutto il ricovero - fa notare Castaldini - Ho chiesto all’assessore di tornare a dei livelli minimi di umanità, innalzando il tempo minimo di visita ai degenti e richiamando tutte le aziende sanitarie a un comportamento omogeneo. Si tratta di persone spesso anziane, con una mobilità limitata, che hanno poca dimestichezza con i tasti di richiesta aiuto, con i cellulari e i caricabatterie", ma non solo: "Anche persone più giovani alle prese con patologie gravi, operazioni chirurgiche, stati psicologici molto impegnativi, figli a casa". 

Poi ci sono le presenze fisse, ovvero se un bambino è ricoverato "i genitori non si possono neanche dare un cambio per accudirlo perché è possibile solo a una persona di accedere per tutto il ricovero. O pensiamo alle donne che hanno appena partorito, che hanno bisogno dei propri cari, e non solo per essere accudite, ma anche per festeggiare un momento così felice come la nascita del proprio figlio e non essere lasciate sole. Sono tutte persone che vorrebbero poter essere aiutate a cambiarsi un pigiama, a lavarsi i denti, ad andare in bagno, a fare due passi in corridoio, o anche solo a vedere un viso amico" insiste la capogruppo di FI. .

Per i reparti ad elevata fragilità, invece "vanno richieste ai caregivers tutte le accortezze del caso e vanno adeguatamente formati. Penso però che il tempo speso in questa prassi di accortezza e formazione possa diventare per il personale, comunque, un guadagno in termini di tempo e sicuramente un giovamento per i pazienti". 

"In ospedale si continua a morire soli, riaprite le visite ai pazienti gravi"

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