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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sanità: taglio dirigenti e riduzione delle liste di attesa per le visite specialistiche

Questi i primi obiettivi della riorganizzazione dell'assessorato alla Sanità. Consiglieri si concentrano su: responsabilità medici di famiglia, territori e integrare funzioni

Prima la riorganizzazione dell'assessorato alla Sanità e della Agenzia sanitaria regionale, a partire dal taglio del 20% dei dirigenti, che sarà presentata nella seduta di Giunta regionale del 31 marzo; poi la riduzione delle liste di attesa per le prestazioni specialistiche, da concretizzare entro la fine del 2015 grazie all'erogazione di più servizi e a una maggiore appropriatezza delle richieste; infine, la ridefinizione della rete ospedaliere regionale, per cui non sono in programma accorpamenti tra le aziende sanitarie ma integrazioni di funzioni.

L'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, ha presentato ieri mattina in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, la programmazione del Servizio sanitario regionale per la decima legislatura: si tratta della seconda informativa dopo quella del mese scorso, che si era concentrata principalmente sugli obiettivi dei primi 100 giorni di mandato.

Per le liste d’attesa l’impegno della Regione sarà “evitare che i cittadini vengano rimbalzati continuamente tra ospedali e medici di famiglia”, afferma l’assessore. “Dai nostri monitoraggi a Bologna risulta un 25-30% di assenze agli esami, di cui oltre la metà nemmeno segnalate”, prosegue, “è un dato su cui vogliamo intervenire. Risolvere la questione ci aiuterebbe anche a gestire le eccezioni e altre urgenze o emergenze, quei casi, cioè, limitati ma che minano la fiducia dei cittadini nei confronti del sistema sanitario”. Tra gli ambiti di intervento dell’assessorato anche “un rinnovo dei protocolli tra Regione e Università, perché agli ospedali serve ricambio generazionale ma i giovani medici non possono accedere alle specializzazioni per mancanza di borse di studio”; “il potenziamento delle piattaforme logistiche e informatiche, anche attraverso la loro unificazione”; “la costituzione di un fondo immobiliare ad hoc per la gestione del patrimonio edilizio, una soluzione che ci renderebbe più forti anche per eventuali alienazioni, che al momento spesso non portano i risultati sperati”, e l’ipotesi di “costituire un fondo a gestione pubblica dove far confluire le risorse che oggi i cittadini spendono singolarmente per servizi come assistenza agli anziani o agli invalidi: concentrandole avremmo sicuramente molti più risultati a un costo inferiore”.

Ma è sulla ridefinizione della rete ospedaliera secondo il Patto della salute che si concentreranno gli sforzi dell’assessorato: “Produrremo delle linee guida per classificare gli ospedali in base al numero di cittadini che servono- spiega Venturi- ma non è comunque all’ordine del giorno l’accorpamento delle aziende, perché non vogliamo aziende più grandi ma aziende che interagiscono di più. La modifica degli ambiti territoriali ottimali non porta necessariamente a dei risparmi immediati, bisogna prima integrare le funzioni”. In ogni caso, “non ridurremo ulteriormente i servizi nei piccoli ospedali, le razionalizzazioni riguarderanno le grandi strutture”.

Un tema da affrontare durante la legislatura sarà infine il rapporto con i medici di medicina generale: “I medici di famiglia devono essere consapevoli di far parte di un sistema, devono capire che non sono liberi professionisti, uno di loro ci costa come due ospedalieri con un contratto full time, servono forme associate più diffuse di quanto non avvenga oggi. Le case della salute- chiude l'assessore- devono essere il principale punto di accesso per i cittadini al sistema sanitario, così da ridurre burocrazia e passaggi inutili”.
Secondo Daniele Marchetti (Ln), “bisogna abbattere il muro tra medicina generale e medicina ospedaliera, a partire dalla revisione del ruolo delle guardie mediche, che potrebbero essere ricollocate all’interno dei pronto soccorso per la gestione di codici bianchi e verdi”. Il consigliere chiede poi notizie sul futuro dell’Asl di Imola, “la più piccola della Regione”, sottolinea.
Per Raffaella Sensoli (M5s) “serve un dialogo con i territori prima della ridefinizione della rete ospedaliera, non si possono applicare gli stessi criteri per la pianura e l’Appennino, i numeri vanno contestualizzati”. Per la consigliera, è importante anche che “i medici di base riprendano il loro ruolo, negli ultimi anni sono stati troppo deresponsabilizzati”, e che “venga sistematizzata la gestione delle urgenze nelle prestazioni specialistiche”.
Alessandro Cardinali (Pd) interviene per sottolineare come “attraverso la valorizzazione delle nostre eccellenze possiamo evitare che i nostri cittadini si rivolgano a servizi sanitari di altre Regioni, e con i risparmi così ottenuti sarebbe possibile ridurre ulteriormente le liste di attesa”. Il consigliere chiede poi “standard sia minimi che massimi per le case della salute” e invita a fare una “attenta valutazione sulle aree vaste”.

Sarebbe importante “ragionare sulla riorganizzazione della ‘accoglienza’ dei pazienti responsabilizzando il medico di famiglia, a cui bisogna chiedere la prescrizione di prestazioni specialistiche più appropriate”, sostiene Luciana Serri (Pd): importante, anche, “lavorare sull’integrazione delle funzioni”.
Per Igor Taruffi (Sel), “dobbiamo puntare con decisione sulla sanità pubblica, non ci si può limitare a prendere atto della mancata richiesta di certi servizi per poi decretarne la chiusura. Specialmente in realtà come l’Appennino bisogna anche incentivare i cittadini a rivolgersi alle strutture a loro più vicine garantendo qualità”.
Parla di “sostanziale convergenza con la programmazione dell’assessorato, specialmente per quanto riguarda l’innovazione e l’efficientamento”, Roberta Mori (Pd). La consigliera chiede particolare attenzione “sulla formazione del personale” e sul “rapporto con l’associazionismo”.
Il presidente di commissione Zoffoli annuncia infine l’intenzione di “convocare l’assessore per una serie di informative, così da affrontare di volta in volta nello specifico ognuno degli argomenti indicati in queste linee guida”.

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