Formalmente si chiamano "Guardie giurate volontarie". Di fatto, aiutano la polizia Provinciale (ora Metropolitana) nell'osservazione e nel sanzionamento dei comportamenti scorretti durante la stagione faunistico-venatoria. Ieri il consiglio metropolitano ha autorizzato la nomina di 200 guardie volontarie, che andranno ad affiancare i vigili nel pattugliamento di fiumi, laghi e boschi, pronti a 'multare' cacciatori e pescatori che abbattono capi non autorizzati o chi non è in regola con i permessi.

Nel 2016, fa sapere Palazzo Malvezzi, sono state elevate dalle Guardie volontarie circa 90 sanzioni amministrative. "Per la Città metropolitana- sottolinea il consigliere delegato Marco Monesi -il volontariato con cui ci convenzioniamo è una ricchezza, è portatore di valori, individuali e comunitari". Il coordinamento della vigilanza volontaria sarà attuato mediante riunioni mensili a cui parteciperanno, oltre agli agenti della Polizia provinciale, le Guardie giurate volontarie assegnate alle zone di vigilanza. In Città metropolitana è inoltre istituito un tavolo tecnico dedicato all'esame delle questioni operative. Il rilascio del decreto di Guardia giurata volontaria ittico-venatoria è effettuato dal dirigente responsabile della Polizia provinciale, su richiesta del responsabile di un'associazione venatoria, agricola o protezionistica riconosciuta dal ministero dell'Ambiente.

La nomina dei volontari è frutto di un'accordo siglato fra Palazzo Malvezzi e associazioni interessate. Arcicaccia (con 28 volontari), Bologna Zoofila (cinque), Cia (17), Fipsas (26), Anlc (sei), Enalcaccia (uno), Eps (39), Fidc (55), Fidc Imola (15), Italcaccia (otto), Rangers (otto) e Wwf (uno). "L'attività delle Guardie giurate volontarie- scrive la Città metropolitana- è volta a tutelare il rispetto della legalità e va ad integrare il servizio ordinariamente svolto dal corpo di Polizia provinciale, contribuendo alla tutela degli interessi pubblici ed al rispetto della normativa vigente in materia venatoria e di pesca, oltre a concorrere alla protezione del patrimonio naturale e partecipare attivamente alla migliore gestione del territorio". (Agenzia Dire)