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Cronaca Molinella

Gli uomini e le donne dell'emergenza, i vigili del fuoco volontari: "Le nostre famiglie, fin troppo pazienti"

Scampati per un soffio al crollo del Ponte della Motta, i volontari del distaccamento di Molinella scrivono il 'diario' degli ultimi giorni: "Mi resteranno negli occhi i componenti di una famiglia, erano in cinque e la loro casa era allagata"

Sandro Gnesini e Luca Cavacini sono rispettivamente il responsabile del distaccamento e il caposquadra dei volontari di Molinella. Gli ultimi giorni, a causa dell'allivione che ha colpito l'Emilia-Romagna, hanno messo tutti a dura prova e chi è in prima linea spesso, anestetizzato dall'adrenalina e dalle priorità dell'emergenza, si rendono conto di quello che hanno fatto (e rischiato) soltanto successivamente. "Siamo Vigili del Fuoco volontari: abbiamo tutti il nostro lavoro (io sono autotrasportatore) e le nostre famiglie (che a volte, ci rendiamo conto, essere fin troppo pazienti), ma dedichiamo del tempo ai Vigili del Fuoco per fare servizi di soccorso tecnico urgente, mentre ciclicamente, abbiamo i nostri turni. In situazioni come quella che abbiamo vissuto in queste giornate diamo tutta la nostra disponibilità". Luca Cavacini riassume così l'operatività che ha visto questi volontari lavorare giorno e notte, sempre in squadra. 

"Per me tutto è cominciato nella notte fra martedì e mercoledì (il 16 e il 17 maggio ndr), quando abbiamo cominciato le evacuazioni dopo che l'Indice aveva rotto l'argine. Sono andato nella nostra caserma, diventata la base logistica per le altre squadre, scelta per fornire supporto logistico e mettere in campo gli uomini, oltre che per dare il cambio dopo ore passate tra freddo, acqua e fatica. La prima notte è trascorsa lì, ma poi alle 6 del mattino ci siamo messi al posto dei colleghi e abbiamo attraversato il ponte della Motta appena prima che crollasse. Quando lo abbiamo saputo ci siamo guardati in faccia e abbiamo pensato tutti la stessa cosa: 'ci è andata bene'. Poi siamo tornati a fare quello che si doveva fare, ovvero soccorrere le persone e non solo le persone (la squadra di Cavacini è stata protagonista anche del salvataggio di alcuni animali). E quando ci si ferma, tutto scorre come in un film: "Ti passano davanti i grazie, i volti, le parole delle persone che abbiamo aiutato. E l'energia ce la scambiamo fra colleghi, praticamente una famiglia dentro e fuori dal servizio". 

VVF Molinella  (7)

Ma poi c'è anche la famiglia, che è a casa ad aspettare qualcuno sperando che non sia successo nulla: "Sì, noi diciamo sempre che anche le nostre mogli, mariti, compagni e compagne vestono la nostra stessa divisa. E forse certe cose è anche meglio non raccontarle quando si rientra a casa perché i pericoli scampati spaventano sempre". E chi sono i volontari? A Molinella sono 21, la maggior parte di loro ragazzi molto giovani che hanno fatto l'addestramento necessario per mettere l'elmetto. 

Crollato un ponte a Molinella: è il Ponte della Motta 

Crollo del ponte della Motta: le immagini 

Passano sul ponte che poi crolla: "Non era il nostro momento"

Anche il racconto di Sandro Gnesini è da pelle d'oca. Chi sono i volontari? "In pratica siamo vigili del fuoco a chiamata e quando entriamo in servizio veniamo equiparati ai colleghi permanenti. Il nostro distaccamento è a Molinella e quindi tra due fiumi importanti: l'Idice e il Reno, proprio una delle zone interessate dagli allagamenti. Ecco cosa è successo l'altra notte". 

"Con l'esondazione bisognava evacuare San Martino in Argine e portare gli abitanti della zona in un luogo sicuro. Ci stavamo organizzando per affrontare il trasporto di anziani, disabili, donne e bambini quando ci siamo accorti che l'Idice aveva rotto l'argine verso Vedrana e Budrio. Abbiamo avvertito subito la sala operativa e ci siamo mossi subito su Vedrana e Selva Malvezzi per portare fuori dalle case e dagli edifici allagati persone e anche animali. Sì perché abbiamo dovuto salvare anche delle capre e dei cavalli. E quella crepa sull'argine è il luogo dove ancora sfoga il fiume Idice". Dove eravate quando è crollato il ponte? "Ci eravamo passati sopra venti minuti prima di quel boato: il ponte della Motta, abbiamo saputo, non c'era più. Erano le 6.30 del mattino, io e i miei compagni abbiamo capito che non era il nostro momento. 

Soccorsi tra acqua e fango a Molinella

Fra gli interventi e le persone soccorse, cosa e chi le è rimasto negli occhi? "Soprattutto un'intera famiglia di origine cinese portata in salvo dalla loro casa, vicinissima all'argine. Li abbiamo trasportati tutti e cinque a bordo dei gommoni. E poi anche le capre di una povera signora che aveva una stalla: l'acqua saliva a velocità tale, da dover lasciare la missione ai sommozzatori, ma alla fine le abbiamo portate in salvo in spalla, da quanto erano distrutti quei poveri animali...". 

“Vigili del Fuoco Volontari Molinella Friends”: una odv per sostenerli 

L'Associazione “Vigili del Fuoco Volontari Molinella Friends ODV” sostiene il locale distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Molinella, composto da 21 ragazzi, esclusivamente volontari, abilitati al soccorso tecnico urgente dal Ministero degli Interni. Due automezzi sono in dotazione al distaccamento, sono quotidianamente usati insieme a complesse attrezzature, nelle più disparate tipologie di soccorso. Premesso che l’Associazione “Vigili del Fuoco Volontari Molinella Friends” ha come scopo, Organizzare manifestazioni, attività di raccolta fondi e campagne di sensibilizzazione atte a sviluppare le attività istituzionali. Premesso che il Ministero degli Interni offre pochissime risorse e soprattutto destinate ai distaccamenti di ruolo, grazie alle risorse delle donazioni spontanee, andremo ad acquistare attrezzature, mezzi moderni o mancanti, che abitualmente i Vigili del Fuoco Volontari di Molinella usano nelle proprie operazioni di soccorso, importanti per la propria incolumità e velocizzare il soccorso tecnico urgente. E' possibile devolvere il proprio 5X1000 all'associazione. 

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