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Cronaca

Tre anni dall'arresto di Patrick Zaki: "Non sei solo"

Rita Monticelli, coordinatrice del master Gemma dell'Università di Bologna a cui è iscritto Zaki e consigliera comunale, lo ha ricordato oggi a Palazzo D'Accursio

 Domani saranno trascorsi tre anni dall'arresto di Patrick Zaki e dall'Italia "vogliamo mandarli un abbraccio e dirgli: non sei solo". A prendere nuovamente parola sul caso dello studente egiziano è Rita Monticelli, coordinatrice del master Gemma dell'Università di Bologna a cui è iscritto Zaki.
A tre anni dall'arresto "siamo ancora qui a continuare a chiedere giustizia e libertà per Patrick", afferma Monticelli, che è consigliera comunale del Pd, intervenendo oggi nell'aula di Palazzo D'Accursio. "Per quanto tempo dovremo continuare a far sentire la nostra voce perché si agisca nei luoghi dove noi non possiamo arrivare? Non smetteremo- promette la docente- finché Patrick non tornerà libero ai suoi studi e alla sua città, non ci arrenderemo e non ci abitueremo all'ingiustizia".

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Zaki, prosegue Monticelli, "non è più solo uno studente internazionale iscritto al master in studi di genere, è diventato un nostro amico, un fratello, un figlio, un concittadino della nostra terra, un cittadino onorario di Bologna, uno studente dell'Europa e del mondo". Fermato all'aeroporto del Cairo il 7 febbraio 2020, ricorda Monticelli, lo studente è rimasto in stato di detenzione fino al 7 dicembre del 2021.

In quella data è stato scarcerato, "senza però essere assolto dai presunti reati e senza un giusto processo", sottolinea Monticelli: insomma Zaki "è fuori dal carcere ma non è libero, non può tornare ai suoi studi e non può lasciare l'Egitto. Attende da tre anni, tra continui rinvii e rinnovi, l'esito dell'udienza che deve decidere sulla sua detenzione o libertà. Una tortura psicologica che condanniamo e che ci indigna", nell'attesa della prossima udienza fissata per il 28 febbraio. Zaki "è un giovane uomo impegnato per un mondo migliore. Bologna ha nella sua storia la libertà come diritto fondativo e fondamentale. Non dimentichiamoci di Patrick- è l'appello di Monticelli- che crede negli stessi valori che anche noi condividiamo, non dimentichiamoci di chi è nelle sue stesse condizioni".

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Dal Consiglio comunale di Bologna interviene anche Detjon Begaj di Coalizione civica, "colpito" dall'interrogazione presentata dalla Lega in Regione Emilia-Romagna per chiedere il ripristino degli accordi tra viale Aldo Moro e l'Egitto su educazione e formazione. "Il mancato rinnovo degli accordi- afferma Begaj- fu una scelta motivata proprio dal fatto che si riteneva di dare un segnale politico visti i casi di Zaki e di Giulio Regeni. Ecco, a quanto pare, per la Lega la scarcerazione di Zaki è motivo utile o comunque sufficiente per tornare a fare finta di nulla, come se il caso fosse chiuso". Invece, Zaki "è stato un prigioniero politico ed è tutt'ora un perseguitato politico, non è affato libero- sottolinea il consigliere di Coalizione civica- e la questione non è affatto risolta. E' in attesa di un processo ingiusto, fatto da un regime e non da uno Stato democratico". Begaj, dunque, esprime "sdegno e incredulità per l'atteggiamento della Lega, sperando che la Regione non segua questa scia".
(Pam/ Dire)

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