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Cronaca Zona Universitaria / Via Irnerio

Coronavirus, Zanichelli dona 1 milione di euro per lezioni online

Le risorse della Zanichelli si aggiungono ai cinque milioni già stanziati dalla Regione per garantire a tutti gli studenti, oltre 17mila, pc, tablet e connessione internet per la didattica a distanza

La casa editrice Zanichelli ha donato un milione di euro all'Emilia-Romagna per aiutare i bambini delle scuole elementari con le lezioni online. Grazie a queste risorse, almeno altri 3mila alunni potranno ricevere pc, tablet e connessione internet per la didattica a distanza.

"Quella di Zanichelli è davvero una risposta importante a un bisogno degli studenti e delle famiglie, che contribuisce in modo significativo a sostenere la continuita' dei percorsi educativi dei bambini - commenta l'assessora regionale alla Scuola, Paola Salomoni - nel ringraziarli, spero che questo esempio stimoli ulteriori donazioni da parte del tessuto produttivo regionale, da sempre pronto a investire sui nostri giovani".

Come Zanichelli, aggiunge la direttrice generale della casa editrice bolognese, Irene Enriques, "siamo ovviamente sensibili ai problemi di esclusione dall'attività didattica che l'emergenza covid-19 ha comportato. Ci ha fatto pertanto piacere poter aderire al progetto che la nostra Regione mette in atto per ridurre il divario digitale. Abbiamo mirato il nostro contributo alla scuola primaria, dove gli effetti dell'esclusione ci sembrano più gravi e dove non abbiamo conflitto di interessi".

Le risorse della Zanichelli si vanno ad aggiungere ai cinque milioni già stanziati dalla Regione per garantire a tutti i ragazzi delle scuole e della formazione professionale pc, tablet e connessione internet per la didattica a distanza. A beneficiarne saranno oltre 17mila studenti, che manterranno la proprietà degli strumenti tecnologici anche finita l'emergenza.

Saranno i Comuni, nell'ambito del distretto socio-sanitario e in collaborazione con le scuole, a individuare i ragazzi e le famiglie che ne hanno bisogno, mentre per gli iscritti alla formazione professionale saranno gli stessi enti a garantire le misure di accompagnamento.

"L'accesso alla formazione basato sulla disponibilità delle tecnologie rischia di acuire le disuguaglianze e di costituire un ulteriore elemento di difficoltà per le scuole nel raggiungere gli obiettivi formativi - spiega l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla - ma più in generale quelli per la costruzione di una comunità coesa e inclusiva, previsti come fondamentali anche dal Patto per il lavoro.

Questo progetto vuole oltrepassare la fase emergenziale e diventare un'opportunità per qualificare il sistema di formazione in regione, contrastare il divario digitale delle famiglie e offrire un'occasione di apprendimento per i bambini e i ragazzi". (Dire)

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