Segretaria Bersani: truffa aggravata, PM chiede condanna a 4 mesi per Zoia Veronesi

Udienza preliminare oggi per Zoia Veronesi, segretaria di Pier Luigi Bersani, accusata di truffa aggravata ai danni della Regione. Il pubblico ministero Giuseppe Di Giorgio ha chiesto quattro mesi e 20 giorni, più una multa di 200 euro.

La decisione del gup Letizio Magliaro arriverà il 23 luglio. Veronesi, presente all'udienza, dice di essere "sempre stata fiduciosa nell'assoluzione. Male non fare, paura non avere".

La pubblica accusa sostiene che, pur essendo dirigente in viale Aldo Moro, Veronesi continuasse a lavorare per l'ex segretario PD. La somma contestata ammonta a 140.000 euro. Stessa condanna per Bruno Solaroli, l'allora capo di gabinetto del presidente della Regione Errani. Entrambi hanno chiesto oggi il rito abbreviato (la condanna chiesta da Di Giorgio e' quindi gia' scontata come prevede la norma): "Una scelta- spiega Paolo Trombetti, difensore di Veronesi- fatta dopo aver ascoltato gli elementi portati dal pm che secondo noi sono inesistenti".

L'inchiesta partì da un esposto dell'ex deputato Enzo Raisi che ha commentato sul suo profilo Facebook: "I miei esposti tanto infondati non erano, una bella rivincita per chi si è sempre battuto per la legalità".