Zola, imbrattato monumento femminicidio. Fiorini: "Non ci fermerà nella lotta alla violenza"
Merola: "Episodio ci conferma una volta di più il bisogno di tenere alta l'attenzione sul tema del femminicidio, un abominio che purtroppo è presente anche nei nostri territori e che come comunità dobbiamo impegnarci a sconfiggere"
Un colpo di vernice per cancellare la parola "femminicidio" dalla targa che a Zola Predosa, in provincia di Bologna, ricorda Marinella Odorici, la 45enne che nel 2013 fu uccisa da un amico che a sua volta si tolse la vita. A segnalare l'imbrattamento è la Conferenza delle donne del Pd di Zola, con un post su Facebook. La targa, con la scritta "Alle vittime del FEMMINICIDIO in ricordo di Marinella", è collocata sotto un paio di scarpe rosse (simbolo della violenza sulle donne) collocate in una gabbia: un'iniziativa presa dal Comune e dalle donne democratiche. A giudicare dalla foto diffusa sul social network, sembra proprio che chi ha imbrattato la targa abbia voluto coprire appositamente la sola parola "femminicidio". Il monumento "voleva far riflettere su un tema sempre molto attuale le donne, gli uomini i ragazzi e i bambini della nostra comunità e non solo", scrive la Conferenza delle donne di Zola: "Voleva essere un segno tangibile della violenza che ogni giorno leggiamo sui giornali ad opera di uomini, padri, mariti". Continua il post: "Lo sfregio che è stato fatto cancellando la parola femminicidiocrediamo lasci una ferita profonda in tutti quelli che credono nella non violenza".
Le donne del Pd di Zola si impegnano a pulire la targa e promettono: "Cancelleremo la scritta e continueremo a lottare a fianco delle donne e dei bambini vittime di violenza perchè la nostra comunità e noi non vogliamo nascondere ma rendere evidente che la cultura della non violenza è necessaria per una migliore vita di tutte e tutti". Sulla vicenda interviene anche il sindaco di Zola, Stefano Fiorini: "Solidarietà nei confronti di Marinella e di tutte le vittime di femminicidio, ora più che mai. Un gesto idiota che sfregia un simbolo a noi caro non ci fermerà nella lotta alla non violenza", scrive il primo cittadino su Facebook.
Da Bologna, infine, esprime solidarietà del sindaco Virginio Merola, che attraverso una nota fa sapere, "A nome mio e della città di Bologna esprimo solidarietà alla comunità di Zola Predosa per l'atto di vandalismo, incivile e stupido, ai danni del monumento in ricordo delle vittime del femminicidio". Per Merola "questo episodio ci conferma una volta di più il bisogno di tenere alta l'attenzione sul tema del femminicidio, un abominio che purtroppo è presente anche nei nostri territori e che come comunità dobbiamo impegnarci a sconfiggere continuando sulla strada della cultura della non violenza e del rispetto della donna."