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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Zona gialla ancora lontana, gli ospedali per ora reggono"

Così il governatore della Regione in una intervista tv. Con l'incalzare della cattiva stagione i contagi stanno risalendo

Zona gialla con il rialzo dei contagi? Un rischio che ancora non è vicino, almeno secondo quanto ha dichiarato questa mattina il governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a Mattino 5.

"Stiamo reggendo ancora bene sul fronte ospedaliero unicamente perché tante persone si vaccinano", ha detto Bonaccini ricordando la vicinanza del traguardo del 90% degli emiliano-romagnoli vaccinati con una dose dell'88% con due.

Negli ultimi 10 giorni, ricorda il governatore, in Emilia-Romagna "abbiamo ricoverato nei reparti Covid un centinaio di persone in più, ma siamo ancora al 4% di occupazione nelle terapie intensive e al 5% nei reparti Covid, ben lontani dal 10% e dal 15% che e' la soglia per evitare la zona gialla".

Nelle terapia intensive, inoltre, "sono quasi esclusivamente non vaccinati, ma da mesi. Oggi abbiamo una quarantina di ricoverati in terapia intensiva, un anno fa avevamo più di quattro volte i contagiati e più di quattro volte i ricoverati". Nei reparti Covid "oggi siamo a 400 circa, eravamo sopra i 4.000. Viene ricoverato anche qualcuno che è vaccinato da più di sei mesi, ma tra i casi gravi sono quasi esclusivamente persone non vaccinate".

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Contagi in risalita

Sono 676 i nuovi casi positivi al coronavirus in Emilia-Romagna nelle ultime 48 ore, 109 nel Bolognese e 44 nel circondario di Imola. Solo alla fine del mese scorso i casi in regione erano nell'ordine dei 350-370 positivi ogni giorno. Sebbene in rialzo, il trend si mostra per ora sotto controllo, anche se gli esperti prevedono che il picco dei contagi alla latitudine mediterranea si verificherà verso la fine di dicembre.

Da inizio dicembre si attende un vero e proprio scatto sulle terze dosi di vaccino anti-Covid, con ampliamento fino ai 40enni. "Noi stiamo attrezzandoci- informa Bonaccini- per avere un hub vaccinale in ogni provincia, coinvolgendo medici di medicina generale e farmacie. Bisogna accelerare perché le terze dosi sono utili". 

"Abbiamo bisogno di risorse"

Bonaccini sottolinea al Governo che “ci sono dei costi per sostenerla, come ci sono dei costi per sostenere tutto quello che stiamo facendo per combattere la pandemia, e non vorrei che le regioni che hanno più sanità pubblica fossero quelle paradossalmente più penalizzate”.  Lo riferisce la Conferenza delle Regioni. 

Si parla dei conti delle Regioni ancora aperti per le vaccinazioni finora effettuate: “abbiamo bisogno delle risorse che abbiamo speso, - ribadisce Bonaccini - non è che siamo andati in vacanza. Da due anni stiamo combattendo contro una pandemia mondiale, non un raffreddore o un'influenza”.

Il Governo "bisogna che per quest'anno ci riconosca il pay-back e oltre un miliardo che la Conferenza delle Regioni ha chiesto in maniera unitaria".

“Occorre che il Governo, - spiega Bonaccini – cui faccio un appello molto semplice, comprenda che abbiamo bisogno delle risorse che abbiamo speso. Non è che siamo andati in vacanza: è da quasi due anni che stiamo combattendo contro una pandemia mondiale, non un raffreddore o un'influenza”.

“E per il prossimo anno non basteranno due miliardi di euro perché solo per il costo di aumento dell'energia e l'aumento contrattuale, sacrosanto, per i professionisti, noi avremo quasi il doppio di spese rispetto a quello che riceveremo in più. Quindi - rileva Bonaccini - bisogna che si comprenda che le Regioni, che sono impegnate in una battaglia epocale insieme allo Stato, ricevano le risorse, mica in più, ma per le spese che abbiamo sostenuto e che stiamo sostenendo”.

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