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Cronaca Zona Universitaria / Via Zamboni

Zona U: "Con coprifuoco locali proliferano degrado, abusivismo e pure feste autorganizzate"

Gli esercenti chiedono il ritiro dell'ordinanza che impone la chiusura entro l'una ai locali della zona: "E' ormai un elemento imprescindibile, solo con le attività aperte e La collaborazione tra i titolari di pubblico esercizio e l'amministrazione si può realizzare una città più vivibile"

Dopo l'una di notte, quando i locali chiudono per effetto dell'ordinanza del sindaco Virginio Merola, la zona universitaria di Bologna passa in mano agli abusivi e a chi autorganizza feste di strada. "Proliferano normalmente abusivismo, spaccio, degrado, e in alcune occasioni, addirittura feste in strada con impianti musicali gazebo e venditori abusivi di alcolici, senza alcun intervento delle Autorità preposte al controllo del territorio." Così denuncia Enjoy Bologna, il consorzio dei locali della zona, che insieme a Confesercenti chiede al Comune il ritiro dell'ordinanza.
"Siamo alla vigilia delle elezioni amministrative- avverte in una nota Loreno Rossi, direttore di Confesercenti Bologna- è giunto il momento in cui chi si candida a sindaco si esprima apertamente sui temi relativi alla zona universitaria. Il superamento dell'ordinanza è ormai un elemento imprescindibile, in quanto solo con le attività aperte e una stretta collaborazione tra i titolari di pubblico esercizio, che si sono costituiti in consorzio, e l'amministrazione comunale si può realizzare una città più vivibile più sicura e più attrattiva".

Oltre che al sindaco, il messaggio è diretto anche a Matteo Lepore, assessore all'Economia di Palazzo D'Accursio. "Il risveglio è amaro per i locali di Enjoy Bologna- lamenta il consorzio in una nota- mentre le serrande scendevano all'una di notte, nel rispetto del''ordinanza Merola, l'altra sera in via Zamboni iniziava una festa in strada, con impianto musicale, gazebo e venditori abusivi di alcool, che si è protratta a lungo dopo l'orario di chiusura dei locali".

Movida, i locali sotto l'ordinanza in zona U

Il consorzio diffonde anche un video della serata: un minuto in cui vengono inquadrate molte persone in strada, vicino piazza Verdi, e in cui si sente sia musica ad alto volume sia gli abusivi che offrono birra.
"Impedire ai ragazzi di uscire la sera non è pensabile - afferma il Consorzio Enjoy- pensiamo però che chiudere i locali che, mentre lavorano, garantiscono la sicurezza e la pulizia nelle strade, sia un controsenso rispetto a quello che è accaduto e che puo'' facilmente riaccadere". Secondo il Consorzio, "permettere che i locali siano aperti più a lungo è nell'interesse di tutti, persino dei residenti, perchè come è stato possibile riscontrare l'altra sera, la movida in strada crea inquinamento acustico e lascia nelle strade un ''residuo'' di vetri e lattine, a tutto danno di chi vive la zona universitaria anche di giorno".

Per questo, sostiene Enjoy, "il ritiro dell'ordinanza diventa fondamentale anche in tema sicurezza. I gestori dei locali e il personale di security infatti impediscono che si possa uscire dalle attività aperte con contenitori e bottiglie di vetro, impedendo che tali oggetti diventino armi improprie. Siamo tutti d'accordo che una città viva è una risorsa sia culturale che economica. Pensiamo anche che non convenga a nessuno limitare le attività che rispettano le regole e lasciare un territorio favorevole alla vendita abusiva di alcool", conclude il consorzio. 

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