rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Arcivescovo Zuppi: 'Per Natale Bologna riparta dall'Umanesimo"

Trascorrerà il Natale alla Caritas il nuovo Arcivescovo di Bologna, ma andrà anche in stazione: "Perchè i poveri sono i piccoli di famiglia e la solitudine una cosa amara"

Il nuovo Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi augura alla sua "nuova città" un Natale che sappia guardare al futuro. Insediatosi a Bologna solo da un paio di settimane, il successore di Caffarra è già riuscito a conquistare la stima e la simpatia di molti (per lui un bagno di folla in Piazza Maggiore) grazie anche alla sua dichiarata volontà di collaborare con chiunque abbia a cuore la città, autorità comprese e di portare la Chiesa "in strada". Ed è da qui che si parte, come ci ha spiegato 

E' Natale, il suo primo Natale a Bologna: cosa augura alla nostra città?
Auguro a Bologna di ripartire dall'Umanesimo, che qui è così profondo, pieno di interlligenza e di cultura, legato a una storia ricca. Il Natale è il momento in cui l'umanità e la divinità si incontrano guardando il futuro senza timore, senza paura, con generosità, ecco cosa auguro alla città: di guardare al futuro e di vivere queste feste con speranza. Altrimenti rischiamo di pensare non ci sia un domani e che dobbiamo guardare indietro. 

Quali sono le priorità che la impegneranno già dai prossimi mesi?
Come prima cosa mi impegnerò ad ascoltare la città, a capirla e ad entrare nelle sue corde profonde, ascoltare tutti coloro che compongono questa straordinaria e ampia famiglia che è la Chiesa di Bologna. Le priorità da affrontare non sono una scelta, esse si impongono.

C'è la priorità di chi non ha un lavoro e di chi ha paura di perderlo: queste persone devono  trovare la vicinanza, la solidarietà e il sostegno della chiesa. Ieri per esempio ho incontrato alcuni lavoratori della Saeco che stanno rischiando di perdere il loro lavoro. Ecco una delle grandi emergenze: c'è chi un lavoro non ce l'ha e chi rischia di perderlo. Bisogna lavorare su questo. 
Un'altra priorità è affrontare è solitudine, una problematica che tante persone anziane vivono: è amara e terribile.  Per l'emergenza casa è necessario dare una risposta equa e coraggiosa: ecco una terza priorità che si è imposta in questi mesi. Equa perchè tutti coloro che hanno bisogno devono trovare una risposta. Coraggiosa perchè richiede una certa determinazione e deve evitare che certe situazioni si protraggano e che si creino delle distanze poi difficili da colmare.  

Confcoperative mi ha comunicato l'altro giorno che ci sono 16 mila immobili vuoti a Bologna: dobbiamo rispondere alle necessità, bisogna farsi delle domande e dobbiamo farcele tutti, Chiesa compresa. 

E a proposito di "casa", viene naturale pesare al concetto di accoglienza, all'immigrazione...

Non c'è futuro senza accoglienza, è un dovere dare speranza e futuro a chi scappa dalla guerra. Tutto il sistema deve rispondere a queste esigenze. Papa Francesco è stato molto chiaro su questo concetto. 

In questo periodo si parla e si fa molto per gli altri. Lei cosa farà a Natale? 
A pranzo e a cena sarò alla Caritas e la notte di Natale farò un giro in stazione prima della Santa Messa in cattedrale: sarà un Natale in famiglia, con il Cardinale Caffarra e con i poveri, che sono i figli più piccoli della famiglia.

ASCOLTA L'INTERVISTA 

Bologna accoglie il nuovo Arcivescovo

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arcivescovo Zuppi: 'Per Natale Bologna riparta dall'Umanesimo"

BolognaToday è in caricamento