Emergenza neve: "11 milioni di costi straordinari, il Governo intervenga"
Dall'assessore alla protezione civile, la conta di esborsi e danni, poi l'appello al Governo: "I costi per far fronte all'emergenza neve non sono sopportabili dai singoli Comuni"
Oggi il cielo è terso, sono due giorni che non cade più neve sulle strade e l'emergenza maltempo pare ormai alle spalle. In realtà i suoi strascichi sono palpabili anche oggi e lo saranno nei giorni a venire. Caro, infatti, il conto a monte dei danni provocati e degli interventi che i sono resi necessari per mandare avanti la città, sepolta sotto i fiocchi, giunti fino al metro d'altezza in meno di 2 settimane (il record giornaliero si è raggiunto il 1° febbraio, quando sono caduti 45 centimetri di neve).
A guardare nelle casse comunali, alleggerite di 11 milioni di euro solo per le spese straordinarie, è l'assessore con delega alla protezione civile, Luca Rizzo Nervo che spiega come siano stati attuati gli interventi da parte dell'Amministrazione: "Il fenomeno, imprevedibile per durata e continuità, è stato affrontato attraverso il contratto di “servizio neve” che prevedeva l’utilizzo di mezzi, attrezzature e operatori per questi eventi, dimensionati rispetto alla media degli ultimi 20 anni. L'imprevedibile entità e durata delle precipitazioni nevose ha richiesto un rafforzamento della struttura dedicata ed inoltre ne ha protratto la attività per ben 14 giorni consecutivi. Questa frenetica e continua attività, che è stata ineludibile per non bloccare per un lungo periodo la città, i suoi trasporti e servizi e la sicurezza sanitaria ha comportato una rilevante spesa non prevista in bilancio."
Questo evento, al netto delle risorse già stanziate per il “servizio neve” pari a 1,4 milioni di euro per la reperibilità e per l’attività, ha comportato una spesa straordinaria che, con i dati stimati ad oggi precisa l'assessore, può essere quantificata, in circa 10 milioni di euro per l’attività sulle strade e circa 1 milione di euro nelle aree scolastiche per consentire l’accesso in sicurezza alle scuole. A ciò però si aggiungeranno i danni, non ancora quantificati, riportati da edifici, impianti e verde, e dei conseguenti costi manutentivi.
E così Rizzo Nervo si appella al Governo, richiedendo un supporto in queste circostanze, troppo onerose per essere affrontate dai singoli Comuni, già schiacciati "dagli obiettivi del Patto di stabilità e dai tagli imposti dalle manovre nazionali". "E’ del tutto evidente - ha chiosato - che i costi contingenti e futuri, per far fronte alla straordinaria emergenza neve, non sono sopportabili attraverso le sole previsioni di bilancio e rendono urgente e necessario un intervento del Governo nazionale, anche per il tramite della Regione Emilia-Romagna, per individuare soluzioni straordinarie che sostengano lo sforzo compiuto dai Comuni per limitare al massimo i disagi dei cittadini in questa particolare circostanza.
A tal fine - assicura l'assesore - si attiverà un tavolo regionale per coordinare le scelte dei Comuni ed impostare la relazione con il Governo.