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Rapito Corticelli. Riscatto: impegno contro chi vuole abolire feste di laurea

Con un blitz a sorpresa il candidato sindaco è stato circondato in piazza Nettuno e prelevato dai Goliardi. Un ironico gesto di protesta contro le dichiarazioni "bellicose" sui festini universitari

Le dichiarazioni rilasciate qualche tempo fa da uno dei candidati a sindaco, Virginio Merola, intorno al mondo studentesco e le feste di laurea hanno scatenato un insieme di polemiche. Così la comunità studentesca dei Goliardi ha voluto reagire: in piena Festa delle Matricole, si è organizzata per rapire un candidato e dare in questo modo il segnale di volere mantenere in vita le proprie tradizioni.

RAPIMENTO CORTICELLI - Si è presentata l'occasione con Daniele Corticelli che, incrociato in Piazza del Nettuno, è stato circondato da un nugolo di feluche, bendato e "rapito".
Il singolare "ostaggio" è stato messo su un carrello della spesa e portato per le vie del centro. Corticelli, per essere rilasciato, ha dovuto firmare una solenne dichiarazione: “se diventa sindaco, si impegnerà a mantenere e promuovere le tradizioni studentesche, ma soprattutto a contrastare chiunque provi a togliere allegria dall'Università, andando contro gli usi e i costumi del tessuto culturale bolognese”.

BOLOGNA LA GAUDENTE -"Non si tratta di un'azione a carattere politico - ha detto il rappresentante dei goliardi - si è semplicemente presentata l'occasione per caso, e abbiamo approfittato per dare il nostro segnale nel tipico stile goliardico”. Poi ha aggiunto: “Mai vorremmo che Bologna mancasse della sua veste di gaudente che l'ha resa famosa in Italia e che per questo si fa amare. Il nostro obiettivo, cui mai rinunceremo, è quello di vedere il sorriso sul volto dei Bolognesi e degli ospiti della città ".

IL CASUS BELLI – Il “rapimento” di uno dei candidati a sindaco da parte degli universitari arriva dopo le dichiarazioni rilasciate da Virginio Merola ai microfoni di Radio Sanluchino. L’aspirate primo cittadini, lo scorso marzo, annunciò una stretta sulle feste di laurea che spesso lasciano le loro tracce sotto i portici, affermando: “Gli studenti sappiano che qui c’è spazio per divertirsi e studiare, non per fare casino”

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