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Economia

Philip Morris Bologna, contratti non rinnovati. Le precisazioni dell'azienda

Mauro Sirani Fornasini, AD Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna precisa sul caso

“Il piano industriale di Philip Morris ha sempre previsto un massimo di 1200 persone a pieno regime per l’impianto di Crespellano. Tali posti di lavoro, creati da zero, si sommano alle circa 400 persone già presenti nello stabilimento storico dell’azienda a Zola Predosa, per un totale di 1600 persone”. Così Mauro Sirani Fornasini, AD Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, dopo la pubblicazione della notizia sui contratti non rinnovati e il conseguente sfogo di alcuni lavoratori, interviene sul caso con alcune precisazioni.

“Parliamo di una delle più grandi operazioni industriali che si siano viste in Italia dal dopoguerra ad oggi, con benefici straordinari per tutto il territorio Emiliano-Romagnolo e per il nostro Paese anche in termini di indotto”, sottolinea Sirani Fornasini, aggiungendo che per “realizzare un investimento di questo tipo, oltre al piano di assunzioni previsto, è evidente che in alcuni casi vadano attivate anche collaborazioni temporanee, per far fronte a esigenze legate alla fase di installazione e start-up, che sono per definizione delle fasi temporanee. Come abbiamo già avuto modo di chiarire, parte di queste collaborazioni non sono soggette a rinnovo, ma questo non influisce sul nostro piano di mantenere fino a 1.600 collaborazioni dirette. Ovvero di rispettare ancora una volta quanto dichiarato, con estrema trasparenza".

Secondo il manager, l’articolo che riporta l'esperienza di alcuni lavoratori lasciati a casa “suggerirebbe che la fine delle collaborazioni temporanee sarebbe imputabile a questioni di diverse natura, tra cui il processo di applicazione di questa azienda alla FDA per il riconoscimento della minore tossicità dei nostri prodotti rispetto alle sigarette. Si tratta di un’interpretazione priva di qualsiasi fondamento e completamente fuorviante; allo stato attuale infatti il processo non è ancora concluso, sebbene il comitato scientifico indipendente incaricato dalla FDA abbia già riconosciuto l’enorme potenziale dei prodotti a tabacco riscaldato, compresa una sostanziale riduzione della tossicità del prodotto”.
Siriani Fornasini, rimarcando infine che “la natura temporanea delle collaborazioni di agenzia è intrinseca e ovvia per definizione”, fa sapere di comprendere “perfettamente che in alcuni casi l’interruzione di una collaborazione professionale possa dare luogo a delusione o rabbia”. 

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