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Aeroporto Marconi, -73% di passeggeri: "Recupero del traffico pre-Covid, non prima del 2024-2025"

Netta inversione di tendenza a partire dal 22 febbraio (-25,1% negli ultimi 8 giorni del mese) per effetto dello scoppio dell’emergenza sanitaria. Nei primi due mesi dell’anno i passeggeri sono stati 138.297 (-89,3%), iI settore cargo, sta reagendo meglio alla crisi pandemica

Traffico passeggeri in forte calo (-73,4%) rispetto al 2019 e di conseguenza ricavi consolidati pari a 67,5 milioni di euro, in calo del 46,1%. Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Enrico Postacchini, ha approvato il Progetto di Bilancio di Esercizio e il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020 oltre alla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario al 31 dicembre 2020, ai sensi dell’articolo 4 del D.Lgs. n. 254/2016 ed alle altre relazioni e proposte che saranno sottoposte all’Assemblea degli azionisti il 26 aprile. 

L’Aeroporto di Bologna ha chiuso il 2020 con 2.506.258 passeggeri, con un decremento pari al 73,4% rispetto al 2019, così registrando i medesimi livelli di traffico del 1997. I movimenti sono stati pari a 30.139, in riduzione del 60,9% rispetto al 2019, con un load factor medio in calo dall’81,5% del 2019 al 60,5% del 2020.

I ricavi consolidati nell’esercizio 2020 ammontano a 67,5 milioni di Euro, in calo del 46,1% rispetto ai 125,1 milioni registrati nel 2019.

“Il 2020 è stato un anno caratterizzato quasi nella sua interezza dagli effetti generati dalla pandemia globale legata alla diffusione del virus Sars-Covid-19, le cui conseguenze hanno impattato fortemente sui volumi di traffico dell’Aeroporto di Bologna e, conseguentemente, sui risultati economici e finanziari – ha commentato Nazareno Ventola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. Nell’intento di arrivare ad un recupero sostanziale del traffico pre-Covid, stimato dagli esperti non prima del 2024-2025, la
strategia di sostenibilità del Gruppo sarà improntata a preservare gli asset aziendali, in particolare attraverso il mantenimento dei livelli occupazionali e del cash flow, così garantendo le condizioni per la crescita nel medio periodo”.

“Archiviato un 2020 che ha visto l’intero settore operare in un contesto di grande sofferenza, gli occhi sono ora puntati al 2021, che si prospetta essere un difficile anno di transizione in cui saranno priorit arie resilienza e adattabilità per essere pronti a cogliere tutte le opportunità per una ripresa sostenibile”, ha commentato Enrico Postacchini, Presidente del Marconi. 

Dati di traffico

Dopo gli ottimi dati del mese di gennaio (+9,9% vs 2019), a febbraio lo scalo ha registrato un traffico passeggeri in linea con il 2019 (+0,3%) per effetto di un buon andamento delle prime tre settimane del mese (+5,3% vs 2019) e di una netta inversione di tendenza a partire dal 22 febbraio (-25,1% negli ultimi 8 giorni del mese) per effetto dello scoppio dell’emergenza sanitaria.

"Il quarto trimestre ha visto dunque una riduzione del traffico passeggeri sullo scalo pari a circa l’83% rispetto allo stesso periodo del 2019"

Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo 2020, sono entrate in vigore stringenti limitazioni agli spostamenti, nonché la chiusura di molti scali.
L’aeroporto di Bologna è  rimasto aperto e operativo per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria, in attuazione al decreto ministeriale n. 112 del 12 marzo 2020. 
Nel periodo estivo, si è assistito a una graduale, seppur modesta, ripresa dei volumi di traffico, con particolare riferimento ai voli domestici. Poi un nuovo rallentamento a partire dalla seconda metà di agosto, con coefficienti di riempimento degli aeromobili in diminuzione. 

La chiusura dello scalo per lavori programmati della pista di volo, dall’11 al 21 settembre e il nuovo aumento dei contagi con l’arrivo dall’autunno, con nuove restrizioni, hanno interrotto la ripresa avviata durante l'estate. 

Il quarto trimestre ha visto dunque una riduzione del traffico passeggeri sullo scalo pari a circa l’83% rispetto allo stesso periodo del 2019.
L’Aeroporto di Bologna ha chiuso il 2020 con 2.506.258 passeggeri, con un decremento pari al 73,4% rispetto al 2019, così registrando i medesimi livelli di traffico del 1997. I movimenti sono stati pari a 30.139, in riduzione del 60,9% rispetto al 2019, con un load factor medio in calo dall’81,5% del 2019 al 60,5% del 2020.

In merito alla composizione dei traffico passeggeri, la forte contrazione dei volumi registrata tra marzo e giugno e, successivamente, nel corso degli ultimi quattro mesi dell’anno, ha interessato tutte le componenti di traffico.

"Nonostante il materiale calo dei passeggeri in tutte le principali destinazioni collegate con lo scalo di Bologna, rimane da sottolineare la solidità del mix di traffico del Marconi, con 107 mete raggiungibili (vs 120 nel 2019) e cinque città estere tra le dieci principali destinazioni".

Ryanair prima compagnia

Tra i vettori, Ryanair si conferma essere la prima compagnia sullo scalo con il 53,8% del traffico totale, per effetto di una riduzione dei passeggeri inferiore rispetto alla media degli altri vettori. Al secondo posto si conferma Wizz Air, con una quota che cresce dal 5,4% del 2019 al 6,2% del 2020, davanti ad Alitalia, terza con una quota in leggera diminuzione rispetto allo scorso anno. A seguire le compagnie di linea Air France, British Airways, KLM e Lufthansa.

Il traffico cargo nel 2020 ha registrato un traffico pari a 43.377.968 Kg, in calo dell’11,2% rispetto al 2019, ascrivibile in gran parte alla chiusura delle attività durante il c.d. lockdown, nonché alla stagnazione delle attività produttive nei mesi successivi. Il cargo si conferma tuttavia la componente di traffico che meglio ha reagito alla crisi pandemica, anche rispetto al dato complessivamente rilevato a livello nazionale e registrando un calo contenuto, del 23,7%. 

Andamento della gestione

Si riducono del 65,2% i ricavi per servizi non aeronautici, per effetto della riduzione del traffico, delle chiusure degli esercizi commerciali e della riduzione dei canoni fissi accordata dal gestore ai subconcessionari. Aumentano invece i ricavi per servizi di costruzione (+79,1%) per maggiori investimenti realizzati sia nel settore aviation che in quello non aviation.
Infine, gli altri ricavi e proventi della gestione registrano un calo del 3,9% rispetto al 2019 dovuto principalmente a minori ricavi da conduzione aree aeroportuali.

In diminuzione anche il costo del lavoro (-31,1%) per via, da un lato, del calo dell’organico (-48 risorse medie equivalenti full time nel 2020 rispetto al 2019) per il mancato rinnovo dei contratti a termine delle aree operative e, dall’altro, per le altre azioni di contenimento del costo del lavoro alla luce della drastica riduzione del traffico.

Al netto dei servizi di costruzione i ricavi consolidati nel 2020 ammontano a 37,8 milioni di Euro, in calo del 65,2% rispetto al 2019 e i costi consolidati ammontano a 43,4 milioni di Euro, in calo del 32,8% rispetto al 2019.

Primi mesi 2021 

I passeggeri complessivi del mese di gennaio 2021 sono stati poco meno di 80 mila (77.679), con un decremento dell’89,0% rispetto allo stesso mese del 2020, periodo ancora non toccato dall’emergenza Sars-Covid-19. E’ continuato anche a febbraio 2021 il forte calo del traffico, con poco più di 60 mila passeggeri (60.618), con un decremento dell’89,7% rispetto a febbraio 2020, ultimo mese di traffico “normale” prima dell’emergenza.

Nei primi due mesi dell’anno i passeggeri complessivi sono stati 138.297 (-89,3%), con 2.003 movimenti (-81,4%) e 5.735 tonnellate di merce trasportata (+1,1%). Il settore cargo, quindi, si conferma quello che al momento sta reagendo meglio alla crisi pandemica.

Pandemia e impatto sul trasporto aereo

Alcuni studi di settore ipotizzano, nei prossimi anni, una ripresa non graduale e lineare del traffico, quanto
piuttosto un andamento più altalenante dei volumi, che potrebbero risentire di una situazione disomogenea nella diffusione dei contagi nei singoli Paesi e di una altrettanto disomogenea positiva incidenza delle campagne vaccinali. Allo stato attuale vi è una generale convergenza su un’ipotesi di recupero completo del traffico pre-Covid19 non prima del 2024-25.

Il Piano di Sviluppo Aeroportuale, c.d. Master Plan al 2030, sarà implementato, assicura il Marconi, con risorse finanziarie in parte già disponibili e con risorse finanziarie che saranno ulteriormente reperite nei prossimi anni, con interlocuzioni già avviate con possibili finanziatori.

L’impatto negativo sugli andamenti del traffico aereo determinato dalla pandemia da Covid-19 potrebbe inoltre determinare la Capogruppo, laddove Enac assenta a tali ipotesi, a sviluppare il piano degli investimenti secondo nuove priorità e fasi esecutive, su tutte lo slittamento dell’ampliamento dell’aerostazione. 

Il comparto non aviation continuerà a risentire negativamente della crisi per effetto della debole ripresa dei volumi di traffico su cui si fonda la componente variabile dei contratti, nel frattempo ridefiniti con sostanziale azzeramento della componente di minimo garantito, e per la mancata apertura di alcuni punti vendita sullo scalo.

Dal punto di vista del personale, si potrà contare sulla cassa integrazione in deroga dal 22 marzo al 13 giugno 2021. 
 

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