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Economia Zola Predosa

Alcisa, l'azienda: 'Da Zola non è stato tolto un grammo di produzione di mortadella'

Il DG di Alcisa smentisce il trasferimento della produzione a Modena: "Stiamo onorando gli accordi assunti all’atto di acquisizione, quando rilevammo un’azienda dalla grande tradizione, ma che era sull’orlo della chiusura"

«Ho appreso con stupore dalla stampa dello sciopero allo stabilimento Alcisa di Zola Predosa e delle motivazioni adotte: dallo stabilimento non è stato sottratto neppure un grammo di produzione di mortadella di fascia alta per dirottarlo sullo stabilimento di Modena, come invece sostiene il sindacato". Così ha dichiarato Massimo Romani, direttore generale di Alcisa, dopo la mobilitazione dei lavoratori dello stabilimento bolognese, sotto la guida dei sindacati.

Mentre Flai-Cgil denuncia un'inversione di rotta dell'azienda in discordanza con i piani concordati (che prevedevano il mantenimento della produzione a Zola della mortadella di fascia alta, ndr) Romani smentisce: "Stiamo onorando gli accordi assunti all’atto di acquisizione del marchio e dello stabilimento, quando rilevammo un’azienda dalla grande tradizione, ma che, per diverse ragioni, era sull’orlo della chiusura".
L'azienda chiosa: "Abbiamo salvaguardato l’occupazione, investito nei processi e nei prodotti e riposizionato i salumi Alcisa».

LA VERSIONE DEL SINDACATO. Lo scorso 30 aprile, in Provincia era stato firmato un accordo che prevedeva il mantenimento del sito produttivo del Bolognese, che impegna un centinaio di dipendenti, e la produzione di mortadella di fascia alta in quello stabilimento.

“A fronte di questo impegno – sottolinea il segretario della Flai-Cgil di Bologna, Vincenzo Grimaldi - avevamo accettato la parificazione di condizioni di lavoro fra i dipendenti di Bologna e quelli della “casa madre” modenese, secondo quanto previsto dal contratto integrativo di quest'ultima. Ora, però, abbiamo scoperto che stanno portando via la mortadella da Bologna: la produzione del salume di fascia alta è stata avviata a Modena, con la ricetta bolognese, violando così un accordo di cui le istituzioni locali si sono fatte garanti”.

Per questo, a seguito di un'ora di assemblea retribuita, ieri mattina i lavoratori Alcisa hanno deciso di scioperare per due mezz'ore. In cantiere altre iniziative di protesta ad oltranza per i prossimi giorni.

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