Motori spenti per pullman e autoblu: "Il Coronavirus ci ha fermato tutto, chiediamo lo stato di crisi"
Il presidente di Saca Alessio Passini spiega la situazioni: "Nessuno esce da casa, annullate le gite scolastiche sono sparite anche le trasferte mentre cala il noleggio con autista"
Le aziende di trasporto sono praticamente ferme. Ormai da oltre due settimane, così come spiega il presidente di Saca Alessio Passini, a causa delll’emergenza epidemiologica dovuta al Coronavirus (il governatore Bonaccini si è espresso su alcuni punti del decreto) il settore si è letteralmente arrestato: "Il lavoro sul trasporto di persone è calato di media del 70-80% con picchi del 90%. Una situazione molto preoccupante che ha sta colpendo in maniera seria la nostra cooperativa, e non solo la nostra". C'è anche Cosepuri infatti, e insieme le due bolognesi raggruppano larga parte degli operatori del settore trasporto persone e merci regionale.
Il calo quale servizi riguarda per la maggiore?
"Il servizio di trasporto di persone collettivo: quello scolastico è stato fermato per effetto della normativa naturalmente, ma poi ci sono tutti gli effetti della psicosi collettiva e sono stati annullati i trasferimenti per esempio per le mangiate al mare, le gite dei gruppi parrocchiali e via discorrendo. Tutte queste cancellazioni sono state per noi il colpo più duro, al quale successivamente e gradualmente si sta sommando anche quello del noleggio di autovettura con conducente, l'auto blu per intenderci. E' tutto fermo e la gente non esce di casa, si muove con i propri mezzi".
Cosa accade ai vostri soci o dipendenti con un calo così massiccio del lavoro?
"Noi siamo una cooperativa consortile e dunque ognuno ha partita iva ed è una ditta individuale, ma ci sono anche aziende strutturate che hanno fino a 100 dipendenti. Ogni singola impresa ha le sue problematiche e le sue scadenze con istituti di credito o con il fisco. Se questa situazione dovesse perdurare, i danni saranno difficilmente recuperabili. Ci aspettiamo ogni possibile intervento da parte delle istituzioni a sostegno delle nostre attività e del reddito di soci e personale dipendente”.
Che aiuti chiedete al Governo?
"Sono tre le richieste che avanziamo: la cassaintegrazione in deroga, lo spostamento delle rate dei finanziamenti e una moratoria sulle tasse. Preciso che tutte le limitazioni imposte sono necessarie per la salute di tutti. Ci aspettiamo però che si lavori già oggi per il futuro, per quello che sarà dopo, a un commissario per la ripresa".
Come vi state organizzando?
"Siamo al lavoro e stiamo cercando, fra le altre cose, di mettere ordine e consegnare i documenti ai dipendenti interni che lavoreranno da casa. Quella di Modena e Reggio Emilia è stata una batosta e stiamo cercando di capire anche come gestire i trasferimenti da e per l'aeroporto Marconi di Bologna, che è collegato a queste due città".