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Giovedì, 28 Settembre 2023
Economia

Alfredo, morto mentre era al lavoro al Marconi. Uno sciopero in suo nome

CGIL, CISL e UIL: "Il mondo del lavoro di Bologna si ferma, sciopero di quattro ore di tutto il sito aeroportuale e del settore dell’edilizia. Si ferma anche tutta la città per uno sciopero concomitante di 2 ore, di tutti i settori pubblici e privati"

Il mondo del lavoro si ferma per chiedere che la scia di morti bianche trovi un freno attraverso una maggior sicurezza e leggi adeguate. E lo fa nel nome di Alfredo Morgese, l'operaio 52enne di Marano (Modena) che stanotte è morto durante alcune operazioni di rifacimento della pista dell'Aeroporto Marconi di Bologna. Origini pugliesi, Alfredo si era trasferito nel modenese diversi anni fa per lavoro ed era un operaio di lunga esperienza, in forze da tempo presso l'Azienda Frantoio Fondovalle. Lascia la moglie e due figlie. 

ALFREDO MORGESE

Ad annunciare la mobilitazione i sindacati, CGIL CISL e UIL Bologna. "Abbiamo appreso con sgomento di quanto avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì sulla pista dell’Aeroporto del Marconi, dove un lavoratore dell’edilizia, dipendente dell’Azienda Frantoio Fondovalle è stato schiacciato da un mezzo della stessa ditta in movimento. E’ una ferita per tutta la città". Così inizia una nota congiunta delle tre sigle sindacali  che prosegue: "Non abbiamo parole se non per dire che i morti sul lavoro sono ormai un “rischio calcolato” in un sistema produttivo che mette il profitto davanti alla vita delle persone, come ricordato in questi giorni dal Presidente della Repubblica con l’autorevolezza delle sue parole."

E quindi l'annuncio dell'imminente sciopero. "Di fronte a tutto questo il mondo del lavoro di Bologna si ferma. Per lunedì 18 settembre - spiegano - è indetto uno sciopero di quattro ore di tutto il sito aeroportuale e del settore dell’edilizia e inoltre si ferma tutta la città per uno sciopero di 2 ore, di tutti i settori pubblici e privati, in concomitanza con la manifestazione prevista in aeroporto a partire dalle ore 10.00".

Convocato un tavolo per la sicurezza in Aeroporto

Parole che seguono a ruota il j'accuse del mondo politico locale e la decisione del primo cittadino Matteo Lepore, che assieme a Sergio Lo Giudice, delegato del Sindaco al Lavoro per Comune e Città metropolitana, ha  convocato un tavolo per affrontare il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro per il 3 ottobre. "Come abbiamo fatto per la logistica, anche per la piattaforma dell'Aeroporto, a questo punto penso sia importante approfondire tutto quanto. E' chiaro che può essere stata una situazione particolare, ma si deve mai parlare di fatalità, quando c'è un incidente sul lavoro" . "Parlo senza conoscere come sono andate le cose, ma non ci si può basare solo il fattore umano, abbiamo bisogno di utilizzare le tecnologie e i sistemi di sicurezza, abbiamo bisogno che le procedure siano rispettate ", conclude.  Al tavolo sono chiamati a partecipare, oltre ai Comuni, Regione, Camera di Commercio, associazioni di categoria, sindacati, Agenzia regionale per il Lavoro, Ausl e gli altri enti con competenza in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro: Ispettorato Territoriale del Lavoro (Itl), Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, Inail, Arpae, Inps. La Prefettura sarà invitato permanente.

L'incidente sulla pista

Intanto si lavora per ricostruire le dinamiche del tragico fatto. Ancora da chiarire i contorni. Dalle informazioni acquisite l'incidente è avvenuto intorno alle 3 di questa notte, durante i lavori di manutenzione sulla pista dell'Aeroporto. Durante alcune operazioni di carico e scarico da un mezzo pesante l'operaio sarebbe rimasto schiacciato. La vittima non era alle prime armi - come ha sottolineato il capo di Gabinetto Sergio Lo Giudice ,  era in forze da 14 anni presso la ditta modenese che si occupa dei lavori al Marconi.

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